Dopo l’ok della Commissione giustizia, il disegno di legge sull’omicidio stradale è stato approvato dal Senato con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari. Con questo provvedimento vengono introdotti e disciplinati i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. Il provvedimento ora passa alla Camera.
Pene più severe dunque per chi al volante provoca morte o lesioni e poi si dà alla fuga. Previsti anche l’arresto in flagranza di reato, innalzamento del massimo della pena a 7 anni fino a 18 anni in caso di incidente mortale sotto l’effetto di droga o alcol con fuga, revoca della patente da 15 a 30 anni. L’Aula ha approvato anche due emendamenti su cui l’esecutivo aveva espresso parere negativo.
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“Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire l’omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona”. Così il premier Matteo Renzi , su Twitter, sul via libera di Palazzo Madama al ddl che introduce nell’ordinamento l’omicidio stradale come reato specifico.
“Siamo soddisfatti”, dice l’avvocato Domenico Musicco, presidente della Onlus Avisl (associazione vittime di incidenti stradali).
“Si tratta di un primo, vero, passo in avanti – continua – Alla Camera l’iter di approvazione dovrebbe procedere spedito. D’ora in poi, chi uccide alla guida sotto l’effetto di alcool o droghe non resterà più impunito, come di fatto accadeva fino ad oggi. Il nostro pensiero va alle vittime della strada e ai loro familiari. A poche ore dal passaggio in Senato si stanno misurando voti e maggioranza. Non credo si possa fare certi calcoli sulla vite e sul dolore delle persone. È un giorno importante, ora occorre non abbassare la guardia e non perdere di vista l’altro grande fronte che ci potrà portare a ridurre il numero dei morti e dei feriti sulle nostre strade, mi riferisco all’educazione stradale. Abbiamo la responsabilità di educare a un comportamento corretto è sicuro le giovani generazioni”.