La Sala da pranzo dei Savoia per celebrare le nozze, la musica della Fondazione Appiani per accompagnare il matrimonio. L’amministrazione comunale di Monza riapre le porte della Villa reale a chi vuole sposarsi in una cornice speciale: il Comune offre uno spazio alternativo al municipio, per il matrimonio civile, nelle sale al primo piano nobile della reggia. Anzi: in una «cornice di eccezionale bellezza e fascino» sottolinea piazza Trento, che ai residenti chiede soltanto 1.100 euro per i fiori d’arancio da re. Costa di più a chi non vive a Monza: 2.000 euro di affitto che comunque comprende «bouquet di fiori ed il suono del pianoforte e del violino che accompagnerà la cerimonia nuziale con musiche che potranno essere scelte direttamente dagli sposi».
Unica regola ferrea: non più di 45 minuti di cerimonia, perché le date previste sono una al mese fino a dicembre e ci si può sposare in Villa reale solo dalle 10 alle 13.45. Insomma: sei nozze per volta nei giorni stabiliti, sempre sabato, cioè – tolti 16 aprile e 14 maggio – il 18 giugno, 16 luglio, 24 settembre, 15 ottobre, 19 novembre, 10 dicembre.
Non sono date esclusive: è possibile provare a chiedere altre date e verificare la possibilità di fissare in reggia i matrimoni anche in altri momenti, ma di certo i costi lievitano fino a 2.500 euro.
Pianoforte e violino sono suonati dai professori della Fondazione musicale Appiani, l’ex liceo musicale di Monza, che hanno riavuto l’incarico da quasi 6mila euro annui perché «l’esecuzione di brani musicali in occasione dei matrimoni civili è stata particolarmente apprezzata dai fruitori del servizio degli ultimi anni ed il livello della qualità dell’esecuzione dei brani musicali di accompagnamento nuziale, peraltro molto variegati nel genere tale da incontrare i gusti della maggioranza dei nubendi, risulta essere molto elevata in quanto affidata alla cura di professori di musica di alta professionalità», si legge nell’atto degli uffici comunali.«La particolare qualità e maestria nell’esecuzione dei brani musicali rende sostanzialmente unica sul piano artistico la prestazione resa da detto Ente Musicale».