Novità tra Monza e Brugherio. Per gli abitanti di Sant’Albino la lunga attesa sta per finire: entro l’inizio dell’estate partiranno le opere per la realizzazione della passerella ciclopedonale che consentirà di superare viale Stucchi, all’altezza di via Salvadori, senza rischiare di essere travolti da automobili e mezzi pesanti che sfrecciano a gran velocità sull’arteria.
Il Comune ha assegnato l’appalto a una associazione temporanea di imprese, formata da alcune ditte dell’area milanese specializzate nelle diverse lavorazioni necessarie al manufatto, che hanno sbaragliato la concorrenza di altri 52 partecipanti al bando pubblicato nei mesi scorsi. Gli uffici consegneranno attorno al 20 giugno il cantiere ai vincitori, che si sono aggiudicati l’intervento per 370.588 euro, Iva esclusa, a fronte dei 506.378 stimati dagli uffici di piazza Trento e Trieste: da quel momento scatteranno i 200 giorni di tempo per montare il ponte in metallo che, salvo imprevisti, dovrebbe essere inaugurato tra gennaio e febbraio 2017.
«La passerella – spiega l’assessore alle Opere pubbliche Antonio Marrazzo – consentirà di ricucire la frattura tra Sant’Albino e il resto della città. Permetterà, inoltre, ai residenti del quartiere e a quello brugherese di San Damiano di attraversare il viale in sicurezza».
La pericolosità della rotatoria all’altezza del cimitero per pedoni e ciclisti è denunciata da anni dai diversi comitati ed è testimoniata dai numerosi incidenti verificatisi nel corso del tempo, alcuni dei quali mortali. Il semaforo a chiamata, infatti, soprattutto nelle ore di punta non è sufficiente a tutelare chi deve oltrepassare uno dei punti più trafficati della città su cui transitano 50.000 veicoli al giorno.
«I responsabili dei lavori – precisa l’amministratore – dovranno riuscire a far convivere l’intervento con la viabilià in quanto non è possibile bloccare la circolazione in viale Stucchi».
Sulla circonvallazione esterna, oltretutto, aumenterà il passaggio di camion in quanto il progetto richiederà l’utilizzo di una notevole quantità di terra che sarà scavata altrove e trasportata nella zona orientale di Monza. Gli operai, infatti, dopo aver innalzato i tre grossi pilastri su cui poseranno le due campate della pista ciclopedonale in legno e metallo, creeranno i terrapieni che faranno da basamento alle rampe che, grazie a pendenze dolci, permetteranno di arrivare agevolmente nella parte più alta del ponte e di superare il viale.