Alla fine qualcuno, il Corriere della sera, ha messo in fila tutte le aggressioni e il numero fa impressione. O meglio, paura: sono nove casi in due settimane, incluso quello di Monza. Il caso più recente risale a venerdì sera, quando due persone ubriache hanno molestato e tentato di rapinare alcune passeggere sulla tratta ferroviaria tra Rho e Varese. Ma la lista è lunga.
Il 15 marzo a Tromello un capotreno preso a pugni. Il 18 marzo a Palazzolo sull’Oglio una ventenne picchiata per rubarle la bici. Il giorno dopo a Treviglio l’aggressione con un martelletto a una ragazza. E ancora ventiquattr’ore dopo altre persone ubriache contro una capotreno a Pioltello. Il 27 l’episodio di Monza, con una lite tra due ragazzi che è finita con un ferimento con un machete. Poi il 30 marzo ferite e morsi contro un capotreno da parte di una donna a San Giuliano, minacce con un estintore a Pioltello, due aggrediti alla stazione di Bergamo. Infine il caso di Parabiago, con nove episodi che in realtà sono solo gli ultimi di una serie molto più lunga che ha avuto lo scorso giugno, a Villapizzone, il suo caso più violento, con un ferroviere ferito a colpi di machete.
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Tra i problemi anche il cambio di passo sui vigilantes assegnati ai treni secondo il progetto annunciato dalla Regione Lombardia: il servizio di vigilanza sui convogli è stato sospeso perché non si trattava di guardie autorizzate a vera attività di sicurezza. «Ora l’azienda attende di poter schierare i nuovi vigilantes patentati e, parallelamente, invoca l’intervento delle autorità di pubblica sicurezza», scrive il Corriere.