Zulfiqar Amjad, il 24enne pakistano arrestato a inizio settimana a Milano nell’ambito di un’operazione antiterrorismo partita da Bari, prima del fermo era stato ospite di conoscenti al quartiere Villaggio Snia di Cesano Maderno. L’accusa nei suoi confronti è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e non terrorismo, perché avrebbe aiutato un numero imprecisato di persone a venire in Italia. Interrogato giovedì nel carcere di San Vittore, il gip di Milano non ha convalidato il fermo, disponendo la scarcerazione di Amjad. L’uomo è stato comunque trattenuto in carcere sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari. Nella stessa operazione in Puglia sono stati arrestati l’afgano Gulistan Ahmadzai domiciliato a Cerignola, accusato sempre di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e il 23enne afghano Hakim Nasiri, accusato di terrorismo internazionale, domiciliato in un centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari. Nasiri è stato scarcerato giovedì. Altri due afgani al momento sono ricercati per terrorismo internazionale. Secondo le indagini, condotte dalla direzione distrettuale antimafia di Bari, i fermati progettavano attentati in Italia e in Inghilterra. I cinque farebbero parte di un’associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale collegata all’Isis, Il pakistano ospite a Cesano Maderno è stato arrestato a porta Romana a Milano, mentre stava lavorando. Distribuiva elenchi del telefono. Ora si trova nel carcere di San Vittore a Milano.
Niente terrorismo: il “fuggitivo” a Cesano accusato di favorire l’immigrazione clandestina
L’accusa nei confronti di Zulfiqar Amjad, 24enne pakistano, è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e non terrorismo, perché avrebbe aiutato un numero imprecisato di persone a venire in Italia.