Detto fatto: i ragazzi del liceo artistico Nanni Valentini, cioè l’ex Borsa, ha attraversato la città lunedì 8 giugno per poi spostarsi a Milano e protestare contro il mancato finanziamento del recupero dell’ex Borsa di via Boccaccio, un edificio che garantirebbe all’ex Isa – il nome con cui tutti conoscono il liceo – tutti gli spazi necessari alla didattica. Si tratta dell’edificio cadente che si affaccia sull’angolo di via Regina Margherita, abbandonato da tempo. Obiettivo dei ragazzi, che hanno sfilato in centro con alcuni striscioni tra cui “è solo ’borsa’ ma ci sentiamo nudi senza”, era «fare pressione sulla Regione perché si faccia carico del problema del Borsa che sembra voler scaricare interamente sul comune di Monza».
LEGGI Niente fondi per l’ex Borsa
Come anticipato dal Cittadino, la regione quest’anno non ha finanziato il progetto di recupero dell’edificio con un piano da 5 milioni di euro per ipotizzare lo stanziamento nel 2016. Piani saltati per il comune, che contava di procedere nel corso dell’estate con le gare per assegnare i cantieri. «Dal 2011 una parte importante dell’edificio in uso al liceo artistico “Nanni Valentini” di Monza, ai più nota come “Padiglione Borsa” dopo un lungo periodo di incuria, è parzialmente crollata ed è stata, conseguentemente, dichiarata inagibile – si legge nel volantino preparato dalla scuola- Le aule e i laboratori persi sono stati recuperati affittando aule scolastiche di proprietà privata nel centro di Monza. La scuola ha rinunciato alla piena funzionalità dei laboratori dismessi avendo come conseguenza una situazione di grave difficoltà organizzativa, tale da imporre consistenti disagi tanto al personale quanto all’utenza».
Studenti e genitori hanno anche organizzato due raccolte firme arrivate insieme a 15mila adesioni. «Grazie al nostro impegno, e a quello del Comune di Monza, il Consiglio della Regione Lombardia ha votato all’unanimità il 23 dicembre 2014, su proposta della VII commissione permanente cultura formazione comunicazione e sport della stessa regione, un ordine del giorno che richiede l’inserimento a Bilancio della somma necessaria per la ristrutturazione del Padiglione Borsa nostro Istituto – conclude il volantino – L’intervento, tuttavia, è fermo perché il 50 per cento della proprietà, e quindi della responsabilità, è della Regione Lombardia. Da mesi aspettiamo una risposta concreta».