Aveva base in due bar di Seregno, “Slot Mania”, in via Cardinal Borromeo a San Carlo e Caffè del Corso di corso del Popolo, la cosca sgominata dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano che lunedì mattina all’alba hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed eseguito 22 perquisizioni domiciliari.
Associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, lesioni personali aggravate, porto e detenzione di armi da sparo e munizioni i reati contestati a vario titolo.
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La maggior parte degli arrestati sono parenti del boss Rocco Cristello, freddato a Verano Brianza nel 2008: in carcere sono finiti la sorella Domenica, il cognato Stefano Zibra e i nipoti Matteo Zibra ed Emanuele e Simone Cristello. Il capo dell’organizzazione era Valeriano Siragusa, cugino di Rocco.
Secondo le indagini, il clan gestiva un vasto giro di stupefacenti. La droga, cocaina, arrivava dall’Olanda ed era fornita e gestita da Generoso Capasso, anche lui arrestato. Secondo gli investigatori, il gruppo forniva ogni 15 giorni un chilo di cocaina. Lo spaccio avveniva tra Seregno e Desio.
Tantissimi gli episodi finiti sotto la lente degli investigatori che si sono avvalsi di intercettazioni ambientali e telefoniche. Le indagini sono partite da un atto intimidatorio avvenuto nell’aprile 2014 nei confronti di un socio della discoteca “Disco Italia” di Cesano Maderno (da cui il nome dell’operazione): la sua auto fu raggiunta da 7 colpi di arma da fuoco. Secondo gli investigatori, era un modo per chiarire che la cosca voleva acquisire il controllo e la gestione del locale.
In un altro caso, gli indagati ferirono un’altra persona nel luglio 2014. In entrambi i casi le vittime non avevano sporto denuncia. I due locali di Seregno, base dello spaccio, all’epoca delle indagini erano di proprietà e gestiti da due indagati. La cosca faceva riferimento anche all’abitazione dei parenti di Rocco, a Mariano Comense, dove erano custodite armi e stupefacente.