È stato messo in libertà il 34enne moldavo di Imbarsago che martedì ha travolto uccidendolo Marco Piccarreta, motociclista 42enne di Osnago.
Così ha stabilito il giudice giovedì mattina durante l’udienza per la convalida dell’arresto. L’avvocato dell’investitore, Cristina Biella, ha spiegato che: «secondo il giudice potrebbero rilevarsi profili di concorso di colpa. Peraltro si è ritenuto che non ci siano rischi di allontanamento del mio assistito e si è considerato che è incensurato. Infine c’è la possibilità della sospensione, una volta stabilita la pena».
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Per tutti questi motivi, ha detto il legale, l’automobilista è stato messo in libertà. L’uomo, martedì percorreva in auto il tratto di imbocco della Tangenziale Est a Carnate. In macchina con lui il figlio di 10 anni. Per ragioni ancora tutte da verificare, la vettura ha centrato il motociclista uccidendolo sul colpo. Sotto choc l’investitore, ma anche il ragazzino avrebbe subito un forte stress emotivo.
Gli accertamenti sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente (si ipotizza anche una inversione a U dell’automobilista in un tratto vietato). Al lavoro ci sono i periti cinematici nominati dal tribunale e dalla difesa. La casistica, quella dell’omicidio stradale, è tutta nuova. Al moldavo si contesterebbe il reato semplice, senza aggravanti. L’uomo, riferisce il legale, è risultato negativo ai test su alcol e droga.