Morì cercando la fuga dal balcone Ma la figlia non lo maltrattava

È morto precipitando dal balcone, ma la fuga non era stata determinata dai maltrattamenti da parte della figlia. Si avvia verso la conclusione l’indagine sulla morte del 78enne di Muggiò caduto nel tentativo di fuggire di casa.
Muggiò, la palazzina di via della Repubblica dove era morto l’anziano
Muggiò, la palazzina di via della Repubblica dove era morto l’anziano Fabrizio Radaelli

È morto precipitando dal balcone, ma la fuga non era stata determinata dai maltrattamenti da parte della figlia. Si avvia verso la conclusione l’indagine sulla morte di Gino Cavallaro, 78 anni, caduto nel tentativo di fuggire di casa.

L’anziano era stato rinchiuso nell’appartamento di Muggiò in cui viveva dalla figlia Antonella, indagata per maltrattamenti, morte in conseguenza di altro reato. Da indiscrezioni, si è appreso che, dopo una lettura più attenta delle carte, la procura sarebbe intenzionata a contestare alla donna il solo reato di sequestro di persona, non considerando sussistenti le condizioni per le altre due accuse.

Per la conclusione formale dell’inchiesta, comunque, la magistratura attende gli ultimi esiti relativi ad alcuni accertamenti medico legali. La donna era finita in carcere a luglio. Il gip di Monza Anna Magelli aveva convalidato l’arresto dei carabinieri di Desio, ma aveva rimesso in libertà la donna, difesa dall’avvocato Micaela Perego. L’ordinanza del gip aveva escluso la sussistenza delle esigenze cautelari per “mancanza dei gravi indizi di colpevolezza” in ordine ai reati contestati alla 48enne di Muggiò, impiegata presso un’impresa di pulizie.

Il corpo di Cavallaro era stato trovato sull’asfalto del cortile di casa a Muggiò. Un cavo dell’antenna tv penzolante dal balcone del secondo piano, aveva insospettito i militari. Gli anziani genitori, infatti, erano stati chiusi dentro casa dalla figlia, che si era assentata per lavoro. Da quanto emerso, quella di chiudere a chiave i suoi era un’abitudine, ma dentro l’appartamento la donna nascondeva un altro mazzo di chiavi in un posto sempre diverso, d’accordo con la madre. Precauzioni che la donna prendeva per evitare che il papà andasse al bar a bere. Il giorno della tragedia, però, quando Antonella si è allontanata, la mamma riposava.