La notizia arriva dal palazzo del Festival sulla Croisette di Cannes. Al Mipim, la più importante manifestazione mondiale del settore immobiliare, la scorsa settimana è stato presentato il portale www.investinitalyrealestate.com. Tra i 207 beni pubblici pronti per essere venduti c’è anche, a sorpresa, Villa Mirabellino nel parco di Monza.
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Il destino della dimora di 2.424 metri quadri fatta costruire nel 1776 dal cardinale Angelo Maria Durini come cenacolo d’artisti e poeti , quindi diventata la residenza privata di Eugenio di Beauharnais e Amalia di Baviera, sembra scritto: potrà diventare un hotel di lusso, ma anche una residenza privata.
A Monza insieme a Villa Mirabellino risultano in vendita anche l’ex sede della Provincia, una villa da 2 mila metri quadri già sede degli uffici di rappresentanza della tessitura Pastori Casanova nel 1928 e un’area di proprietà delle Ferrovie vicino alla stazione di Monza Sobborghi.
È però la vendita del Mirabellino quella destinata a scatenare le polemiche. Già due anni fa quando la dimora fu inclusa nel bando “Valore Paese” dell’Agenzia del Demanio con l’obiettivo di trasformarla in un hotel di lusso e affidarne restauro e gestione ad un privato per i prossimi 50 anni, sedici associazioni culturali monzesi si riunirono nel Comitato “Salviamo il Mirabellino”.
Dagli uffici romani dell’Ice arriva invece la conferma della messa in vendita dell’immobile e le prime manifestazioni di interesse. Di cifre non se ne fanno, ma l’ultima stima dell’agenzia del Demanio si attestava sui 13 milioni di euro. La trasformazione in residenza privata è però un’ipotesi subito scartata da Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e presidente del Consorzio che gestisce il Parco e la Reggia.
E i 70 milioni di fondi destinati al parco da Regione Lombardia? «La regione versa i fondi, quando lo farà – spiega Scanagatti – per la manutenzione del Parco, l’acquisto di un immobile è altra cosa».