Monza, via libera dalla Provincia al piano per l’ex Feltrificio Scotti: ma con i parcheggi

Nessun appunto, nessun ritocco da apportare al progetto: per la Provincia il piano di recupero dell’ex Feltrificio Scotti va bene così. Via libera alla proposta di intervento in quanto compatibile con il Piano di coordinamento urbanistico della Brianza: ma servono i parcheggi.
Rendering del progetto per l’ex feltrificio Scotti
Rendering del progetto per l’ex feltrificio Scotti Andrea Trentini

Nessun appunto, nessun ritocco da apportare al progetto: per la Provincia il piano di recupero dell’ex Feltrificio Scotti è perfetto. L’ente di via Grigna ha dato via libera alla proposta di intervento in quanto compatibile con il Ptcp, il Piano di coordinamento urbanistico della Brianza.

La riqualificazione del comparto industriale dismesso a ridosso di viale Cesare Battisti, spiegano i tecnici della Provincia, non provoca alcun consumo di suolo benché preveda la realizzazione di un «quartiere polifunzionale» attraverso la demolizione di vecchi stabili, la riqualificazione della Villa Azzurra e della ex Casa delle aste e la costruzione di nuovi edifici residenziali, commerciali e di interesse pubblico tra cui l’auditorium e la scuola di musica.


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Il blocco pressoché totale delle edificazioni su aree libere è, infatti, il caposaldo del documento urbanistico approvato dal consiglio provinciale nel luglio del 2013.

Il progetto ha ottenuto il semaforo verde anche in quanto consente il «riuso» di un’area dismessa e «risulta compreso negli ambiti di accessibilità sostenibile», altri cavalli di battaglia del Ptcp.

I funzionari di via Grigna non hanno trovato nulla da obiettare nemmeno sul fronte della viabilià: le indagini conoscitive presentate dal Comune, spiegano, dimostrano che il futuro insediamento non peserà negativamente sulla viabilità di viale Cesare Battisti, classificata come strada extra urbana secondaria.

Invitano, però, «a titolo collaborativo» la giunta monzese ad allestire i parcheggi destinati agli utenti dell’auditorium «sin dalla sua data di apertura» e a realizzare «per tempo» i posteggi che dovranno sostituire quelli messi a disposizione temporaneamente dall’operatore privato. Tutto a posto anche sotto il profilo paesaggistico, secondo la provincia: il piano tutela i due edifici storici e la vecchia ciminiera in quanto testimonianza di archeologia industriale.