Sono entrati senza problemi nel Centro civico Libertà, scardinando una finestra e raggiungendo indisturbati le macchinette delle bibite dalle quali hanno prelevato le poche monete che i pensionati che il pomeriggio frequentano la struttura inseriscono per la pausa caffè. Poi, altrettanto tranquillamente, sono usciti risparmiando ulteriori danni alle sale del piano terra e del piano interrato, forse perché disturbati da qualche rumore o passaggio.
Ennesimo furto, ma questa volta solo al massimo di qualche centinaio di euro, quello messo a segno nelle scorse settimane al Centro civico Libertà di Monza, ma venuto alla ribalta delle cronache solo negli ultimi giorni dopo un furto da oltre centomila euro compiuto in un appartamento del rione.
Voci ben informate riferiscono che i ladri, oltre a scassinare le macchinette del caffè e delle bibite, si siano anche ritagliati un attimo per fare i bisogni nei cestini della spazzatura, lasciando una sorpresa non certo gradita agli operatori delle pulizie che il mattino dopo hanno aperto la struttura. E intanto monta la rabbia e la paura per un rione che, sia negli edifici pubblici che negli appartamenti privati, negli ultimi mesi è sempre più preso di mira.
L’episodio al Centro civico è solo l’ultimo in ordine di tempo: la mattina seguente sono stati immediatamente contattati gli uffici comunali che sono intervenuti per sistemare il danno, mentre è ancora ignota la causa del mancato azionamento dell’allarme. Intanto pochi mesi prima era finito sotto scacco l’asilo comunale di via Modigliani, a neanche un centinaio di metri dal centro civico di quartiere. In quel caso il bottino è stato certamente più lauto, o per essere più precisi più ghiotto.
I ladri erano entrati nella scuola che nel frattempo era chiusa per la pausa natalizia. Un ingresso non dalla porta principale ma da quella laterale che conduce ai locali cucine. Ladri affamati che hanno fatto man bassa delle vivande con la denuncia immediata dell’episodio alle forze dell’ordine.
E in tema di furti alimentari neanche un mese fa davanti all’asilo di via Modigliani è stata anche la volta dei ladri di latte. Con la barista che si è vista costretta a chiedere al vicino edicolante la cortesia di ritirarle la mattina presto le scorte di latte dopo i furti compiuti per diversi giorni, evitando così di perdere i clienti che la mattina avrebbero dovuto rinunciare al cappuccino o al latte macchiato. Fatta eccenzione per il furto milionario e per quello messo a segno alla scuola materna, molto probabilmente nel caso dei furti di monetine e di quello delle bottiglie di latte si tratta di qualche bravata.