Monza, successo per l’asta con Lorella Cuccarini: fondi per la nuova palestra del centro Verga

FOTO - C’è una nuova palestra sul tetto del Centro Maria Letizia Verga per la cura e la ricerca delle Leucemie infantili. l progetto da 130mila euro è stato realizzato grazie al contributo di 30 ore per la vita ed ecco perché Lorella Cuccarini, che ne è testimonial, ha partecipato a una cena benefica allo Sporting Club (che ha portato altri 29mila euro alla causa).
Monza, asta benefica allo Sporting Club per il comitato Maria Letizia Verga: Lorella Cuccarini con Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica
Monza, asta benefica allo Sporting Club per il comitato Maria Letizia Verga: Lorella Cuccarini con Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica Fabrizio Radaelli

C’è una nuova palestra sul tetto del Centro Maria Letizia Verga per la cura e la ricerca delle Leucemie infantili: 110 metri quadri a cui mancano ora arredi e attrezzi e un affaccio su un grande giardino pensile. Il progetto da 130mila euro è stato realizzato grazie al contributo di 30 ore per la vita , la maratona benefica televisiva che vede testimonial Lorella Cucccarini.


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Ecco perché, venerdì scorso, la showgirl è stata in visita a Monza. Prima nei reparti del Centro Verga, poi ad una cena benefica promossa dallo Sporting Club che ha permesso di raccogliere altri 29 mila euro con un’asta di cimeli sportivi: dai guanti usati da Felipe Massa a Monza al berretto di Valentino Rossi, dalla maglia di Montolivo a quella di Marchisio.

«Grazie a 30 ore per la vita- ha spiegato Cuccarini- riesco a venire sempre in contatto con l’Italia migliore, quella silenziosa che lavora moltissimo. Persone straordinarie come i volontari del Comitato Verga che da sempre perseguono i loro sogni per il benessere dei bambini. Il loro è un modello da esportare, ho visitato il reparto che è proprio a misura di bambino. Qui davvero architetti ed ingegneri sembra si siano ricordati davvero di quando erano piccoli».

Innovativa l’idea di portare lo sport all’interno di un centro di cura. È il sogno inseguito da Momcilo Jankovic, luminare della psico-oncologia ed esperto nel trattamento fisico e psicologico dei preadolescenti e adolescenti affetti da leucemie e linfomi.

«Chi cura – ha spiegato Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica – non può non interessarsi al benessere dei propri pazienti e svolgere una leggera attività fisica con regolarità presenta rilevanti vantaggi dal punto di vista psicologico perché restituisce ai ragazzi un atteggiamento attivo e proattivo nel confronti del proprio corpo, soggetto a cambiamenti sconvolgenti a causa della malattia. La nostra sfida non è solo quella di curare i nostri ragazzi, ma dare loro la migliore qualità della vita nei mesi delle cure per restituire una vita adulta normale».

Ai più piccoli saranno proposte attività ludico sportive, ma saranno anche effettuati trattamenti fisioterapici e sessioni di attività motoria, necessari durante il periodo delle cure con chemioterapici ad alto dosaggio per contrastare gli effetti debilitanti dei farmaci.

L’inaugurazione ufficiale del nuovo spazio è previsto per Natale e a fare da trainer ci sarà Tommaso Moriggi, un ragazzo guarito da leucemia proprio a Monza che oggi sta completandola laurea magistrale in scienze motorie. Sarà affiancato dai medici della medicina dello sport dell’Università Bicocca e da un team di fisiatri e fisioterapisti, per mettere a punto i programmi più adatti ad ogni singolo paziente.

«Quando mi sono ammalato avevo tre anni – ha spiegato Tommaso – e dei mesi di ricoveri e cure la cosa che mi è mancata di più è stata la possibilità di correre e muovermi».