Monza: slega i cani contro la polizia per difendere le serre di marijuana, arrestato

Per difendere le sue serre e la produzione di marijuana nella sua casa di via Rosmini a Monza ha slegato i cani contro gli agenti di polizia arrivati per una perquisizione. In casa aveva anche pistola e munizioni. Arrestato.
Le serre di marijuana di via Rosmini
Le serre di marijuana di via Rosmini

Slega i cani contro gli agenti di polizia per difendere la serra di marijuana e droga già convenzionata e pronta alla vendita. È successo nella mattina di venerdì 21 luglio, intorno alle 9.30: una pattuglia della polizia di Stato si è presentata in via Rosmini 16 dopo una segnalazione. «Lì c’è droga».

Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo del 1992, residente in un monolocale con un piccolo giardino e un box esterno. In giardino, due cani: un pitbull e un incrocio tipo maremmano. Prima la perquisizione del box, senza esiti. Quindi la richiesta di verificare in casa. Nel tragitto tra garage e cancello di ingresso il 25enne ha fatto uno scatto, ha chiuso con forza il cancello facendolo sbattere sugli agenti e ha slegato i cani, che hanno iniziato ad abbaiare minacciosamente e ringhiare verso i poliziotti.

«Lì leghi e ci faccia entrare» hanno detto gli agenti all’uomo, ma non c’è stato verso: nonostante le insistenze il monzese non ha voluto sentire ragioni e ha lasciato i cani davanti al cancello a guardia della casa. I poliziotti hanno chiamato rinforzi e hanno continuato a trattare, facendo presente che sarebbe stato indagato anche per resistenza e minaccia. Finché non ha desistito.

In casa, c’era forse più di quanto gli agenti si sarebbero aspettati: in un armadio da campeggio c’era una serra di marijuana con un paio di piante in crescita, affiancata da da un bilancino di precisione e anche un proiettile calibro 38. Nei cassetti tre contenitori con una decina di grammi di marijuana già pronta e munizioni a salve. Su un ripiano una pistola calibro 22 senza matricola, senza munizioni, sulla quale verranno eseguiti rilievi balistici.

Poi il giardino: in un altro armadio all’esterno altri sei vasi con materiale per semina simili a quelli in uso per la piantagione trovata in casa e un sacco nero con all’interno gli arbusti secchi di piante di marijuana dalle quali erano già state raccolte le infiorescenze, oltre al terriccio ove le stesse erano piantate. Su ognuno dei vasi erano annotati altrettanti nomi che corrispondono a varietà di marijuana.

La lista dei reati per cui il 25enne è stato arrestato è lunga: resistenza a pubblico ufficiale, violenza, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, possesso di armi e proiettili.