Continua a essere un’area pericolosa e fatiscente. Sempre di più. Ma per qualcuno resta sufficiente per diventare una casa, un riparo di fortuna o un rifugio per passare inosservati. Questa volta gli agenti della polizia locale sono entrati alla ex Fossati Lamperti all’alba, intorno alle 6.
Sul finire della scorsa settimana hanno sgomberato quattro persone che avevano trasformato una parte di quei capannoni nel loro domicilio. Abusivamente.
Due gli italiani, ragazzi quasi quarantenni, senza fissa dimora e con una vita difficile alle spalle; altrettanti i marocchini che invece non sarebbero dovuti essere lì semplicemente perché avevano sulla testa un ordine di espulsione ciascuno – uno emesso in Sicilia e l’altro a Milano – per reati legati allo spaccio di droga.
Gli agenti li hanno trovati sui loro letti ricavati da materassi appoggiati su tavole di cemento al centro dell’organizzazione della “casa”, tra panni stesi, sacchi a pelo e lenzuola, generi di prima necessità, una sorta di specchio. Un angolo di normalità calato in mezzo a macerie, cornicioni pericolanti, ruderi, rifiuti.