Un’estate infernale per i residenti del quartiere San Rocco a Monza. Per la canicola, ma anche per i forti miasmi provenienti dal depuratore che per tutto il mese di luglio hanno costretto centinaia di famiglie a barricarsi in casa. Odori nauseabondi che in queste settimane hanno messo a dura prova la pazienza e le narici.
«Non ne possiamo più – commenta un residente – Se si sta in casa bisogna dotarsi di aria condizionata altrimenti lasciando le finestre aperte entra una puzza insopportabile. Se si esce, oltre al gran caldo, si patisce anche l’odore nauseabondo». La situazione non migliora neppure la sera.
«C’è puzza anche quando cala il sole – aggiunge – Abbiano vergogna ad invitare amici a casa, per quell’odore che si diffonde in tutto il quartiere. È da decenni che le varie amministrazioni promettono una soluzione del problema . Ma anche in questa torrida estate siamo obbligati a sorbirci le puzze che arrivano dal depuratore».
Un problema che da anni viene sollevato anche dal comitato di quartiere “Fuori dal Pantano” che periodicamente risollecita interventi risolutivi di una puzza che, a San Rocco, non conosce stagioni.
Ma questa dovrebbe essere l’ultima estate di passione. A breve, infatti, partiranno i lavori di ristrutturazione del depuratore che entro il 2016 dovrebbe abbattere anche i miasmi.
«I cittadini hanno la mia piena comprensione – commenta Enrico Boerci, amministratore delegato di Brianzacque – Entro quest’anno partiranno i lavori per l’ammodernamento della struttura».
Un intervento che si articola in due distinti cantieri: la copertura delle due vasche primarie di sedimentazione per l’eliminazione degli odori molesti e l’ammodernamento della sezione di ossidazione.
«Entrambi i cantieri partiranno a dicembre di quest’anno – spiega – L’obiettivo sarà raggiunto con grandi sforzi e tenendo sempre ben in vista le esigenze della comunità locale, scongiurando così le pesanti multe in cui si potrebbe incorrere se, entro fine 2016, non si rispettassero i limiti allo scarico definiti dal regolamento di Regione Lombardia».
Ma per scongiurare le sanzioni a Brianzacque si sta lavorando a ritmo serrato, rispettando perciò il crono programma per la progettazione, le gare e l’assegnazione dei lavori.
«Per la copertura delle due vasche, le due più grandi d’Italia, la commissione di gara è al lavoro sino a fine mese per una valutazione tecnica delle 9 offerte pervenute – precisa – Quindi, seguiranno le verifiche di legge e infine, l’ avvio della progettazione esecutiva che richiederà due mesi.
Gli interventi sulla fase di ossidazione hanno invece visto l’avvio delle cinque gare per l’acquisto dei materiali necessari per l’efficientamento del processo. Un ultima gara per i lavori da eseguire all’interno dei sedici vasconi rettangolari sarà appaltata entro fine agosto per un importo di oltre 4 milioni 900 mila euro». I residenti dal prossimo anno potranno così tornare ad aprire le finestre.