Monza, rifiuti pericolosi nei bidoni abbandonati in via Tevere: una denuncia

Le indagini sono durate più di un mese, ma alla fine il mistero dei fusti blu abbandonati in via Tevere, in zona Taccona, è stato risolto. Contenevano rifiuti pericolosi con oli, identificato e denunciato il titolare della ditta che li ha abbandonati.
Monza polizia locale indagini fusti via Tevere
Monza polizia locale indagini fusti via Tevere Redazione online

Le indagini sono durate più di un mese, ma alla fine il mistero dei fusti blu abbandonati in via Tevere, in zona Taccona, è stato risolto. Merito della polizia locale che è partita da un piccolo indizio per arrivare fino a Cinisello Balsamo, davanti alla porta del titolare di una ditta specializzata in lavorazioni meccaniche.

Nei sei bidoni abbandonati c’erano quelli che le analisi richieste dagli agenti hanno identificato come “fanghi metallici ovvero fanghi di rettifica, affilatura e lappatura”. Ovvero fino a 1800 chili di rifiuti pericolosi contenenti oli. E per risalire a chi li avesse smaltiti illecitamente, la polizia locale è partita proprio dai fusti.

Con lavoro da investigatori è risalita dal numero di matricola dei contenitori all’azienda produttrice e da lì agli acquirenti nella provincia di Monza e Brianza. Fino ad arrivare a Cinisello, appunto. Nella ditta c’erano altri bidoni simili, ma soprattutto le etichette uguali a quei brandelli non del tutto eliminati sul materiale abbandonato a Monza.

Il titolare, dopo qualche resistenza, ha ammesso le responsabilità: pugliese, classe ‘54 e residente a Monza, è stato denunciato penalmente per i reati di gestione illecita, deposito incontrollato e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi su suolo pubblico. Sono in corso le verifiche su eventuali conseguenze ambientali: nel caso, sull’uomo ricadrebbe anche la responsabilità della bonifica.

Numerose nei mesi scorsi le segnalazioni di rifiuti abbandonati nella zona. Una piccola discarica a cielo aperto tra i campi. Oltre ai sei bidoni, anche lastre di eternit che erano state rimosse nel mese di giugno.