Monza, prove di emergenza Esercitazione per il Lambro

Cosa fare in caso di esondazione del fiume? Il 26 ottobre il Comune di Monza organizza un’esercitazione per preparare la popolazione di fronte al rischio di esondazione del Lambro. Una prevenzione necessaria e richiesta dalle autorità di protezione civile. Ecco le aree coinvolte.

Cosa fare in caso di esondazione del fiume? Il 26 ottobre il Comune di Monza organizza un’esercitazione per preparare la popolazione di fronte al rischio di esondazione del Lambro. Una prevenzione necessaria e richiesta dalle autorità provinciali e regionali di protezione civile.

Le aree coinvolte dall’esercitazione monzese, dalle 8 alle 12, saranno Via Santuario delle Grazie Vecchie, Via Baracca, Via Monte Cassino (fino all’incrocio con Via Toti), Via Annoni (fino all’incrocio con Via S. delle Grazie Vecchie), Via Lippi nell’area nord e le vie Ghilini (da Via Mentana), Via Timavo (da Via Ghilini fino a Via Piave), Via Piave (tutta), Via Lippi/Rosmini nell’area sud. L’esercitazione si svolgerà anche in viale Valle dei Sospiri tra il ponte di viale Cavriga e quello delle Catene all’interno del parco.

Per annunciare l’evento saranno affissi dei manifesti, per partecipare è necessario iscriversi allo Sportello del Cittadino in Piazza Carducci o compilare on line l’apposito form che sarà attivato sul sito del Comune (www.comune.monza.it).

L’esercitazione sul campo sarà anticipata, giovedì 17 ottobre dalle 21, da un incontro preparatorio in programma all’Urban Center di via Turati. Una serata col sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, l’assessore alla Sicurezza, Paolo Confalonieri, il responsabile della Protezione civile comunale, Mario Stevanin, e il responsabile della diga del Lago di Pusiano, Daniele Giuffrè. Parteciperà anche il presidente del Parco della Valle del Lambro Eleonora Frigerio.

«L’esercitazione – spiega l’assessore Confalonieri – è stata programmata per preparare la popolazione di fronte al possibile rischio di esondazione del Lambro. Dopo l’alluvione del 2002 oggi abbiamo una protezione civile preparata e attrezzata in grado di fronteggiare le emergenze. Di fronte a casi eccezionali, per proteggere efficacemente persone e cose, è però indispensabile la collaborazione dei cittadini, a partire da quelli che risiedono nelle aree interessate dal rischio».

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