Dirottati dal centro di terapia anticoagulante dell’ospedale San Gerardo ai medici di base. I timori sono diventati realtà e a fronte di notevoli disagi che dovranno affrontare centinaia di pazienti hanno iniziato una petizione. La direzione ammette che il provvedimento è necessario per garantire il corretto lavoro del centro tao, troppo oberato.
Promotorice della raccolta firme, arrivate a quota 2700, l’associazione Anticoagulati Lombardi , il cui ruolo, da quando è nata nel 2005 è quello di mettersi al servizio dei pazienti che per la loro particolare patologia si devono sottoporre, in alcuni casi, anche a più prelievi nell’arco di un breve periodo. Si tratta di pazienti fragili i cui valori del sangue devono essere monitorati anche 3 o 4 volte a settimana per evitare il rischio di trombi e il conseguente rischio di ictus cerebrale ischemico e di embolia polmonare, due malattie potenzialmente mortali e spesso invalidanti.
“Fino ad oggi- spiega il presidente Giovanni Anchieri- i pazienti vengono in ospedale per il prelievo alla mattina e poi rientrano a casa. I volontari dell’associazione si occupano di ritirare l’esito degli esami e trasmettere nel pomeriggio la terapia prescritta dal medico del centro Tao via fax o via mail con una media di 150 mail e 30 fax ogni giorno”.
Un servizio naturalmente apprezzato dai pazienti che hanno un’età media tra i 73 e i 77 anni.
“Adesso invece con la riorganizzazione del servizio-prosegue Anchieri- il paziente dovrà andare dal proprio medico curante per farsi prescrivere gli esami, poi effettuare il prelievo in ospedale o presso un altro centro, tornare dal proprio medico per avere la terapia con una serie di spostamenti che potrebbero invece essere eliminati. Ci dispiace costatare che questa novità non sia orientata al bene dei pazienti”.
La direzione dell’ospedale spiega la scelta.Saranno inviati al proprio medico di medicina generale solo i pazienti stabili, mentre continueranno ad essere seguiti dal centro Tao del San Gerardo i nuovi pazienti (circa 600 all’anno) e i casi complessi che necessitano un aggiustamento continuo della terapia.
“Il centro per i pazienti in terapia anticoagulante orale è da tanti anni riferimento per i cittadini del territorio di Monza e Brianza-spiega la direttrice sanitaria Laura Radice- con un afflusso a volte di oltre 300 pazienti al giorno. L’elevato numero di pazienti determina la saturazione del centro Tao e rende difficoltosa l’accettazione di nuovi pazienti. Per questo abbiamo concordato con la Asl un piano di ridimensionamento del numero complessivo di pazienti stabili seguiti dal centro, compatibilmente con gli spazi e con la dotazione organica, con l’affidamento degli stessi al proprio medico di medicina generale in modo da consentire la riapertura delle accettazioni ai nuovi pazienti in terapia da monitorare più assiduamente”.