A Monza buone notizie sul fronte dei rifiuti, meno da altri. Nel 2016 a famiglie e imprenditori saranno recapitati bollettini per la tassa rifiuti più leggeri rispetto a quelli dello scorso anno: le riduzioni, però, saranno limitate alla Tari mentre le aliquote degli altri tributi locali rimarranno invariate.
È difficile, per ora, stimare il risparmio per i singoli nuclei in quanto gli importi saranno determinati sia sulla base del numero dei componenti sia su quella dei metri quadrati dell’appartamento. Dal Comune, comunque, annunciano tagli medi che oscilleranno tra il 5,8 e il 13,83% favoriti dalla diminuzione del costo dello smaltimento e spinti, soprattutto, dal miglioramento della differenziata che nel 2015 è salita dal 56% dell’anno precedente al 58%.
«I minori costi – afferma l’assessore al Bilancio Debora Donvito – sono anche il frutto delle attività di controllo sul servizio fornito dalla Sangalli». Gli uffici, aggiunge, non possono però pretendere il dettaglio delle singole voci che compongono il totale che è stato pattuito con il contratto firmato anni fa: la precisazione è stata chiesta da diversi consiglieri di opposizione che lamentano una scarsa trasparenza da parte dell’azienda.
«La legge – afferma l’assessore – impone di privilegiare le utenze domestiche. Abbiamo, comunque, previsto un decremento di circa l’1,5% per negozi, uffici, e altre attività». Viene, inoltre, confermato uno sconto per le realtà, come le banche e i supermercati, che utilizzano servizi di raccolta propri, in particolare per alcune frazioni tra cui la carta, e che possono presentare una apposita istanza all’ufficio tributi.
La ripartizione dei benefici si farà sentire in maniera diversa tra i monzesi: le bollette scenderanno in modo più sensibile per i single che, in media, pagheranno il 10,40% in meno rispetto allo scorso anno, del 9,7% per le famiglie di due persone per arrivare a una contrazione dell’8,8% per quelle con oltre sei componenti. «Sotto il profilo sociale – commenta la Donvito – dovrebbe essere il contrario. Dobbiamo, però, pensare che più persone abitano in una casa, più rifiuti producono e più lavoro comportano per gli operatori. Tra i single, oltretutto, ci sono anche vedove con pensioni basse, non solo giovani con buoni redditi: i nuclei in difficoltà possono, comunque, contare sulle agevolazioni previste dai Servizi sociali».
Se il calo la Tari porterà qualche sollievo alle tasche dei monzesi non avverrà altrettanto sul fronte dell’addizionale comunale sull’Irpef: martedì la giunta ha confermato l’aliquota unica dello 0,8% con l’esenzione per i redditi fino a 18.000 euro l’anno. Chi, per fare chiarezza, ne percepisce 20.000 pagherà sull’intera cifra e non solo sui 2.000 che eccedono i 18.000. «Per legge – commenta l’assessore – non abbiamo potuto aumentare l’imposizione locale. Per far tornare i conti, però, non abbiamo potuto nemmeno abbassarla».