Monza, la storia di Peppola, la cagnolina paralizzata salvata dai volontari dell’Enpa

A Monza una cagnolina paralizzata viene ritrovata prigioniera in cortile. Ecco la storia di Peppola, la dolce cucciolotta salvata dai volontari dell’Ente nazionale protezione animali.
La cagnolina Peppola
La cagnolina Peppola

Il nucleo antimaltrattamento dell’Enpa di Monza e Brianza non va mai in vacanza: persino in questo caldo agosto non si fermano i sopralluoghi e i controlli. E anche in questo nuovo caso, tutto nasce da una semplice segnalazione pervenuta via telefono presso gli uffici dell’ENPA.

Il ritrovamento

Arrivati sul posto segnalato, ai volontari si è presentata una scena struggente: rannicchiata sotto un riparo di fortuna, nel cortile di una casa di corte a Monza in zona Viale delle Industrie, una cagnolina giaceva praticamente immobile, le zampe posteriori paralizzate e piagate, consumate dal trascinamento su una pavimentazione di cemento e macerie in un contesto igienico precario, sporco di feci, decisamente inadatto per un cane nelle sue condizioni.

I volontari prendono subito contatto con gli inquilini dell’edificio per avere spiegazioni circa la situazione riscontrata, scoprendo una realtà ai limiti del credibile. Il cane, una meticcia di piccola taglia dal pelo riccio e chiaro di circa due anni di età, è sprovvista di microchip e non ha mai visto un veterinario. La famiglia, italo-rumena, dichiara di non esserne la proprietaria ma di averla “salvata”. Informati sull’evidente stato di maltrattamento dell’animale ed edotti circa le gravi violazioni in materia di benessere degli animali, i coniugi hanno dichiarato di averla trovata da poco e di essersi solo prodigati a fornirle cibo e un riparo.

La cagnolina viene portata via. Al canile di Monza le vengono fornite immediatamente le prime cure e viene sistemata in un box pulito e confortevole. Nei giorni successivi le lastre rivelano un trauma alla colonna vertebrale di cui è impossibile risalire alla causa, se per investimento o per un colpo inflitto volutamente o altro.

Una nuova vita per Peppola

Nelle mani amorevoli dei volontari, Peppola (questo il suo nuovo nome) non ci mette molto a dimenticare le paure e le diffidenze rivelandosi docile e vivace. Nel giro di pochi giorni, le volontarie Enpa Simona e Francesca, si innamorano di lei e decidono di darle la vita che merita e renderle la dignità che finora le era stata negata. Così Peppola viene adottata e diventa la “mascotte” del loro asilo diurno per cani, mentre la sera se la portano a casa a turni Simona, Francesca e una terza volontaria, Veronica.


«Dolcissima e affettuosa e finalmente del suo colore naturale, si è ambientata benissimo e va d’accordo con tutti i suoi nuovi compagni, a quattro e a due zampe. Partecipa a tutte le attività e fa i suoi giri anche sul prato. Ma c’è in serbo per lei una bellissima sorpresa: le ragazze stanno facendo costruire su misura un carrellino per permetterle di muoversi in autonomia» fanno sapere dalla sezione monzese dell’Ente nazionale protezione animali

L’importanza delle segnalazioni

«Teniamo a ribadire l’importanza delle segnalazioni. Il salvataggio e lieto fine di questa dolcissima cagnolina è stato possibile grazie alla sensibilità di privati cittadini a cui va il nostro più sincero ringraziamento. Contatti: email maltrattamenti@enpamonza.it / Telefono sede operativa 039-388304 / Telefono canile 039-835623».