«Non è ab? Bella merda stare in questura 3 ore, comunque non è lui». A chiedere se fosse “ab” – riferendosi allo spacciatore marocchino arrestato lunedì a San Rocco – è I.A. un 19enne di origine rumena, residente a Monza, incensurato e nullafacente, arrestato martedì sera nei giardinetti del Nei. Era con altri quattro ragazzi, tutti italiani, due minorenni.
Gli agenti della polizia di Stato, insospettiti dal gruppetto, hanno effettuato un controllo e addosso al 19enne hanno trovato una sostanza verde, verosimilmente marijuana. Da una perquisizione della sua auto sono stati rinvenuti 130 grammi della stessa sostanza suddivisi in 67 dosi. Il 19enne è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio. Nessun provvedimento invece per i quattro amici, risultati “puliti”.
Ma la sorpresa è arrivata quando gli agenti hanno dato un’occhiata al cellulare del ragazzo dove era rimasta in sospeso una “chiacchierata” via Whatsapp con un tal “Spachiiii”; il 19enne, “Josepphh” ha inviato all’amico uno stralcio di un articolo di giornale inerente l’arresto dei due fratelli, a San Rocco, e chiede se uno dei due sia un tal “ab” a dimostrazione, forse, che il mercato dello spaccio, in città, sia gestito soprattutto da marocchini dai quali si riforniscono evidentemente anche pusher di altre nazionalità.