Monza, il sindaco respinge le accuse dei presidi delle scuole: «L’impegno c’è, in fatti e numeri»

Il sindaco di Monza risponde alla lettera con cui i presidi di materne, elementari e medie cittadine hanno bocciato il Comune, accusandolo di inadempienza. Risponde dati alla mano.
Monza, scuola Media Confalonieri
Monza, scuola Media Confalonieri Fabrizio Radaelli

«Il nostro impegno è nei fatti e nei numeri. Non mi preoccupa l’attacco strumentale e mistificatorio, ma che si ingeneri l’idea di una scuola pubblica lasciata allo sbando».

È la risposta dell’amministrazione comunale dopo la missiva a nome dei dirigenti delle scuole del primo ciclo che nei giorni scorsi hanno indirizzato una lettera al primo cittadino e a tutti i consiglieri comunali lamentando “la scarsa attenzione” dell’amministrazione nei confronti delle scuole comunali materne, elementari e medie cittadine.


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Il sindaco Roberto Scanagatti riepiloga, dati alla mano e respingendo decisamente le accuse dei dirigenti, il lavoro svolto, citando anche l’impegno degli assessori all’istruzione, Rosario Montalbano, ai lavori pubblici, Antonio Marrazzo, all’agenda digitale, Egidio Longoni, tra i più coinvolti della giunta nel lavoro a sostegno del sistema dell’istruzione monzese.

Nella lettera, indirizzata anche agli uffici scolastici territoriali, il sindaco esprime «stupore e anche il rammarico legati non solo al metodo, del tutto inusuale e a mio avviso poco rispettoso sul piano della correttezza istituzionale, ma soprattutto per quanto riguarda i contenuti».

Il primo cittadino smentisce decisamente le accuse elencando i numerosi incontri tra assessori della giunta con i responsabili delle strutture scolastiche e i numeri dell’impegno per la spesa corrente e per gli investimenti, un lungo elenco che confuta il presunto «allontanamento dell’Ente locale dalla responsabilità che la legge gli assegna», sostenuto dai dirigenti. Nonostante le note fatiche finanziarie, ricorda il sindaco il Comune, per quel che riguarda le spese correnti, cioè per il funzionamento dell’attività, con il bilancio appena approvato, ha mantenuto per il 2016 le stesse risorse del 2015, anzi le ha leggermente aumentate (da 12 milioni e 742 mila euro a 12 milioni e 750 mila euro). In questa cifra sono comprese anche le risorse destinate ai progetti per il diritto allo studio, per l’offerta formativa e contro la dispersione scolastica, tutti progetti concordati con i dirigenti scolastici monzesi.

I fondi stanziati nel 2016 salgono a 18 milioni e 890 mila euro rispetto ai 9,8 milioni spesi del 2015. «Questa la realtà dei fatti che non possono essere smentiti – conclude Scanagatti – Non saranno certo critiche strumentali o mistificazioni prive di riscontro che ci impediranno di continuare il nostro lavoro nell’interesse della scuola, patrimonio della città, del corpo docente, dei ragazzi che la frequentano e delle loro famiglie. In virtù dell’anomalo comportamento istituzionale e della presunta insussistenza di dialogo, non posso far altro che investire per le dovute spiegazioni i competenti uffici scolastici territoriali, a cui indirizzo per conoscenza questa lettera».