Monza, i voti ai progetti del bilancio partecipativo 2017: cosa sì e cosa no

La proposta più votata non verrà realizzata. Almeno con i soldi del Bilancio partecipativo 2017 del Comune di Monza. Il Comune dà i voti ai piani presentati dai cittadini: fattibili, parzialmente oppure no. Bocciato l’alveare high tech.
Monza, progetti bilancio partecipativo 2017
Monza, progetti bilancio partecipativo 2017 Redazione online

La proposta più votata non verrà realizzata. Almeno con i soldi del Bilancio partecipativo 2017 del Comune di Monza. Bocciature sonore per diversi progetti che ampiamente sostenuti nella prima fase, non hanno però superato la fase dell’analisi dei tecnici comunali e quindi della loro effettiva realizzazione. Perché troppo onerosi, perché riguardano proprietà private e non pubbliche, perché magari già inseriti nel bilancio comunale.


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Non verranno utilizzati quindi i 100mila euro messi a disposizione per ogni consulta per la realizzazione dell’ascensore alla scuola media Ardigò (il progetto in assoluto più votato che aveva ottenuto 575 sostegni) perché “la proposta è stata sottostimata rispetto al massimo del budget e non frazionabile se non snaturandola”, per la manutenzione degli alloggi comunali in diversi rioni e per la riqualificazione dei bagni pubblici in via Marsala.

Non passano alla fase successiva neppure importanti progetti di rilancio della socialità e della promozione culturale nei quartieri come quello della realizzazione di un centro sportivo a San Rocco e la riapertura del cineteatro parrocchiale di San Carlo che tanto aveva entusiasmato i residenti del quartiere (ed è attesa, per esempio dalle compagnie teatrali monzesi).

Nulla di fatto anche per il primo alveare hi-tech, per il rilancio delle piste ciclabili, per il controviale alberato lungo il viale Libertà, per il ripristino del servizio ambulatoriale sanitario a San Fruttuoso.

Ci sono proposte poi non valutate come il progetto di un sistema di sicurezza privata per il fine settimana in via Bergamo, il posizionamento di nuove griglie per le biciclette nel quartiere Libertà e il posizionamento di un defibrillatore nella zona del santuario della Madonna delle Grazie.

Tutti gli altri progetti – e sono tantissimi – passano invece alla seconda fase di valutazione. Sia quelli ritenuti fattibili sia quelli promossi con la riserva (parzialmente fattibile). Tra questi il corso di formazione per imparare a usare il defibrillatore a San Fruttuoso o installare un dae al Centro Civico Libertà –Liberthub, animare l’angolo del racconto di San Fruttuoso e della biblioteca di Triante, riqualificare le strisce pedonali di Regina Pacis-SAn Donato. C’è tempo fino al 9 aprile per votare i progetti sia online sia nelle postazioni fisse organizzate in tutta la città.