Monza ha dato il via, ora lo “scambio cappotti” viaggia, si allarga alla Brianza e supera anche i confini della Lombardia. I cartelli con le due semplici regole – “Ti serve un cappotto? Prendilo. Vuoi aiutare? Lasciane uno” – sono comparsi davanti a nuove attività che hanno aderito al progetto solidale dell’Associazione Salvagente.
LEGGI Anche a Monza lo scambio dei cappotti (gratis) per chi ne ha bisogno
L’iniziativa è stata inaugurata la sera del 14 gennaio alla Libreria Duomo in piazza Carrobiolo con un primo appendiabiti carico di giacconi. In una settimana a Monza si sono aggiunti la Lavanderia Lavabene in via Magenta e Asciuttissimi in via Borgazzi, dove da lunedì si troverà una cesta (“per ragioni logistiche”).
E poi a Vimercate, all’esterno di Games Academy in corso Vittorio Emanuele, e a Bellusco all’Asd Tennis di via Pascoli.
Il progetto è partito anche in Emilia Romagna a Modena (La Bottega Oltremare di via Calle di Luca) e a Rimini (Caffetteria Girasole di viale Costantinopoli, Le due cocche nel borgo di via XX Settembre, Megaprint di viale Matteotti), in Veneto a Mestre (Parco Piraghetto e Parco Sabbioni) e in Abruzzo a L’Aquila.
«Non ci interessa chi sei, perchè sei in strada, o perchè non puoi permetterti un cappotto… non ci interessa neppure da dove vieni. Ci interessa che questi indumenti possano donarti un sorriso, una notte meno difficile, ma soprattutto speranza», dice l’associazione Salvagente. Per attivare un progetto o informazioni c’è una mail presidente@salvagenteitalia.org.
Sul sito di Salvagente l’elenco aggiornato dei punti raccolta (vai)