Un podio speciale, in tempi di olimpiadi. Il Cittadino ha inaugurato la classifica della “miglior buca della settimana”. Ecco la prima. Basta un attimo di distrazione al volante e si piomba dentro una voragine in largo Esterle, a due passi dal centro di Monza. Proprio appena si superano i giardinetti, andando verso via Villa: nel bel mezzo della carreggiata stradale si è creata una buca profonda più di trenta centimetri dove, nel punto più basso, ci sono i sassi di pavimentazioni precedenti. È questa una delle buche stradali più profonde della città in questo momento.
Questa particolare classifica è costantemente in aggiornamento dato che il Comune cerca di coprire, giorno dopo giorno, le buche più pericolose con interventi di “pronto soccorso”, ma nello stesso tempo altrettante se ne formano su tutto il territorio cittadino.
Intanto dalla commissione speciale che si è tenuta settimana scorsa sull’emergenza delle strade e delle buche in Comune a Monza sono emerse più preoccupazioni che certezze. A quanto si è appreso vi sarebbero grandi difficoltà negli uffici tecnici, confermate dai funzionari che hanno relazionato alla commissione (e dallo stesso nuovo dirigente del settore, Bruno Lattuada, che ha preso posto alla fine del mese di ottobre 2013), che hanno reso difficile l’organizzazione del lavoro. Numerose infatti le carenze nella documentazione relativa ai lavori svolti negli ultimi anni: gli impiegati ricordavano “a memoria” le opere svolte sulle strade monzesi, con “interventi di pronto soccorso” e non manutenzioni straordinarie.
Edicola digitale Ampio servizio sul Cittadino di giovedì 20 febbraio 2014
Il Comune ha in previsione sei macro progetti per quanto riguarda i lavori di sistemazione delle strade e delle barriere architettoniche.
Durante la commissione è emersa anche una soluzione tecnica che potrebbe risolvere molti problemi legati alla manutenzione dei manti stradali: si tratta di una speciale resina con cui viene trattato l’asfalto in modo da renderlo più “morbido” e maggiormente capace di resistere agli shock che spesso causano le buche. In questo modo il periodo di resistenza degli interventi d’emergenza di copertura delle buche potrebbero durare per un lungo tempo.