Due rifugiati politici iraniani, madre e figlio di 44 e vent’anni, regolarmente residenti in Spagna, sono stati arrestati giovedì pomeriggio dagli agenti della Polizia di Stato di Monza, accusati di truffa aggravata ai danni di un 85enne monzese.
A intervenire, in via Marsala, un agente libero dal servizio che si stava recando in stazione. Ha notato l’anziano sporto accanto a un’auto con targa spagnola con a bordo la 44enne e il figlio oltre che la sorellina, una bambina di 8 anni (ora affidata a una comunità di Monza in attesa della decisione del Tribunale dei Minorenni). Stavano chiedendo all’85enne se potesse dare loro indicazioni su un ristorante aperto nei paraggi e il prezzo medio in lire per una cena.
Tutta una scusa: appena infatti la vittima li ha avvertiti che on Italia da tempo non sono più in vigore le lire ma gli euro, la donna e la figlia hanno detto all’uomo di non conoscere la nuova divisa e di volerne vedere delle banconote. L’anziano, senza sospettare nulla, gliene ha consegnate una da 10 euro ed era pronto a mostrarne altre di taglio differente.
A quel punto l’agente è intervenuto. Madre e figlia hanno finto di non parlare italiano e in tasca avevano numerosi euro, banconote di vario taglio. Entrambi, madre e figlio, hanno numerosi precedenti per truffa, episodi commessi in tutta Italia e in due casi in Germania.
Sono stati processati in direttissima e condannati a 6 mesi per truffa aggravata.