In tutto 25mila metri quadri, un atrio ampio e luminoso, quattro piani fuori terra e due interrati. Sono i numeri della palazzina accoglienza, da 60 milioni di euro, inaugurata e pronta per essere aperta da lunedì 6 giugno al pubblico. Sono giorni di trasloco al San Gerardo dove i cartoni sono pronti e da ieri fino a domenica, approfittando del ponte del 2 giugno, viaggeranno dal monoblocco ai nuovi spazi appena ultimati.
In trasloco ci sono gli uffici del pre ricovero e il Cup che occupa 26 postazioni al piano terra con un’ampia zona di attesa con sedie e maxi schermi: per la prima volta tutte le prenotazioni sono unificate in un solo punto e gli operatori sono stati formati per poter prendere gli appuntamenti di ogni ambulatorio o esame diagnostico. Sempre al piano terra si trasferisce da subito il Centro Prelievi che resta chiuso nella giornata di domani (ma sarà aperto il centro all’ospedale di via Solferino) proprio per permettere il trasloco nei nuovi locali.
L’atrio d’ingresso si caratterizza anche per la presenza di due postazioni per carrozzine a disposizione dei pazienti (agganciate con un sistema mutuato dai carrelli al supermercato) , ma soprattutto per la galleria commerciale.
Da lunedì apre nella “Pergolesi shopping gallery” un piccolo supermercato, l’edicola, il ristorante, il bar, una libreria/edicola, il negozio di fiori, uno di intimo, una cioccolateria, una profumeria, una yogurteria, una parafarmacia, un negozio di occhiali, un centro specializzato per gli apparecchi acustici e un negozio di caramelle.
Ascensori e scale mobili conducono al primo piano interrato dove accanto al bar/edicola c’è la radiodiagnostica che traslocherà però dopo l’estate , l’area per la mammografia e lo screening e il nuovo auditorium da 350 posti, dedicato a “Enrico Pogliani”, il primario di ematologia adulti, recentemente scomparso. Inaugurato con un concerto dei “Pomeriggi Musicali” il nuovo auditorium sarà a disposizione anche dell’università e di eventi esterni.
Dei 3 mila visitatori che in media entrano al San Gerardo ogni giorno, il 70% si fermerà nella nuova palazzina accoglienza. Qui infatti da lunedì si troveranno buona parte degli ambulatori specialistici.
Il primo piano ospita gli ambulatori di chirurgia generale e toracica, la fisiatria, la gastroenterologia, l’ortopedia, l’ambulatorio di posturologia, l’urologia, la chirurgia plastica e della mano, vascolare, la neurochirurgia e l’otorinolaringoiatria.
Al secondo piano ci sono gli ambulatori di cardiologia, cardiochirurgia, l’elettrocardiogramma, la medicina generale, la dermatologia, la diabetologia e la geriatria.
Il terzo piano dedicato a neurologia e oculistica e quarto piano con l’ambulatorio delle malattie rare, la reumatologia, la terapia del dolore, la chirurgia maxillo facciale e due sale operatorie per interventi in “Day surgery”.
Dopo l’estate si attende il trasloco della neuropsichiatria infantile e della terapia intensiva neonatale nel vecchio avancorpo totalmente ristrutturato che ospiterà al piano terra (dove c’era il vecchio bar) il day hospital oncologico adulti e al piano interrato la mensa. Nella struttura a tenaglia sul retro dell’ospedale saranno trasferiti la nefrologia, l’angiografia, l’emodinamica, la terapia intensiva neurochirurgica, il day hospital cardiologico e la medicina nucleare.
E poi? La fase più lunga, delicata e costosa dell’intervento deve ancora iniziare: il monoblocco di 11 piani deve essere consolidato in base alle nuovi leggi antisismiche e completamente rivisto negli spazi interni con stanze di degenza dotate di servizi.
Dalle prossime settimane partono gli interventi propedeutici alla seconda fase con lo svuotamento del settore B entro la fine dell’anno. Poi si passerà alla Fase 3 con la ristrutturazione del settore C e l’ultima fase prevista da giugno 2019 e chiusura cantiere a dicembre 2020.