Monza, Brianza e la Pedemontana «Prima di scavare, altre analisi»

Prima i risultati della analisi già fatte, poi altre indagini per capire cosa c’è là sotto: a Seveso, Meda, Cesano, Bovisio e Desio. Insomma, nella tratta B2 di Pedemontana in Brianza. Lo chiede una mozione di Laura Barzaghi al consiglio regionale approvata all’unanimità.

Sì, ma dove sta per scavare Pedemontana? Se lo chiedono in Regione Lombardia, sorpresa, tutti i i partiti: che all’unanimità hanno approvato una mozione per chiedere al presidente del Pirellone Roberto Maroni e alla sua giunta di farsi dare da Pedemontana spa tutti i risultati delle indagini nel sottosuolo fatte per la tratta B2. E di farne altre.

È il pezzo di Pedemontana che passa da Seveso, Meda, Cesano, Bovisio e Desio. Il testo è stato presentato dall’ex sindaco di Nova Milanese, Laura Barzaghi (Pd) ed è stato firmato da altri esponenti democratici, del Movimento 5 stelle, di Patto civico e anche dal capogruppo della Lega nord, il monzese Massimiliano Romeo. «Il territorio su cui è previsto il passaggio della tratta B2 era stato interessato nel 1976 dalla fuoriuscita della nube tossica di diossina dalla ditta Icmesa al confine tra Meda e Seveso» ricorda la Regione Lombardia.

«Arpa, dopo le indagini effettuate nel 2008, non ha più effettuato ulteriori rilievi nelle aree interessate dalla possibile contaminazione di diossina – ha scritto invece Barzaghi – così che gli ultimi dati in possesso evidenziano la necessità di porre grande attenzione nella movimentazione dei terreni in fase di cantiere su tutto il territorio in questione. Nel 2008, infatti, su 127 campioni di terreno esaminati, in 52 casi si era registrato il superamento dei livelli di inquinamento previsti dalla legge».

Conseguenza: prima di aprire i cantieri da queste parti, cara Pedemontana, servono altre analisi, «da sviluppare in contradditorio con Arpa e con il coinvolgimento di tecnici indicati dalle amministrazioni locali. – riferisce il consiglio regionale – La mozione chiede inoltre di imporre alla stessa società concessionaria la redazione di un piano di caratterizzazione e la bonifica preventiva di aree che dovessero risultare inquinate, con conseguente smaltimento del terreno contaminato in siti idonei»

L’Assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Maurizio Del Tenno (PdL) ha annunciato che probabilmente già nel mese di ottobre convocherà i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio della tratta.