Il botto di Capodanno lo ha lanciato ieri pomeriggio Silvio Berlusconi con qualche giorno di anticipo: ad Arcore ha incoronato ufficialmente Dario Allevi candidato sindaco di Forza Italia. Il mini vertice, a cui ha partecipato il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala nella sua veste di coordinatore provinciale del partito, è durato un paio d’ore.
Un colloquio rapido per chiudere una partita che, in fin dei conti, non è mai sembrata realmente aperta: il movimento, ha affermato l’ex presidente del Consiglio, punta su Allevi per cercare di ricompattare il centrodestra e riconquistare Monza dopo cinque anni di amministrazione guidata da Roberto Scanagatti.
Ora gli azzurri proporranno il nome dell’ex vicepresidente della Provincia ai potenziali alleati. Si confronteranno con la Lega Nord, che non sembra aver trovato un’alternativa a Massimiliano Romeo, e con Fratelli d’Italia. Poi, con tutta probabilità, cercheranno di allargare la coalizione a qualche lista civica. Dal Carroccio e dai rappresentanti locali della formazione guidata da Giorgia Meloni non dovrebbero arrivare preclusioni: i dubbi, infatti, sulla corsa di Allevi finora sono stati sollevati da una parte di Forza Italia che ha tentato di contrapporgli Domenico Riga, coordinatore cittadino e presidente dell’Unione commercianti. La candidatura, però, non è mai stata ratificata e ora anche chi ha accolto con scarso entusiasmo la disponibilità offerta da Allevi a fine giugno non potrà che adeguarsi alla decisione presa ad Arcore.
In casa forzista, quindi, nessuno ha estratto il coniglio dal cilindro come ipotizzato alcuni mesi fa dal vicecoordinatore monzese Rosario Adamo né ha dovuto piegarsi alle scelte effettuate dai vertici azzurri fuori città come, invece, è accaduto in altre occasioni. Quella che in molti considerano una autocandidatura è condivisa da una buona parte della base, come dimostrano l’appoggio comunicato alcune settimane fa dal club Monza Azzurra e le dichiarazioni, anche indirette, di Sala. Allevi ora è pronto ad avviare una campagna elettorale che si annuncia lunga, molto più di quella del 2012 quando Forza Italia è riuscita a individuare l’aspirante sindaco pochi giorni prima di depositare le liste. Il centrodestra dovrà mettere a punto il programma prima che la squadra con la Lega che da tempo fa sapere che non intende cedere sui punti relativi alla sicurezza, all’immigrazione, alla difesa dell’identità lombarda e del piccolo commercio.
Adesso la palla passa al centrosinistra che non ha ancora ufficializzato la corsa di Scanagatti: in attesa dell’annuncio, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, l’unico concorrente dell’azzurro è Paolo Piffer di PrimaVeraMonza: un candidato senza partito che non ha spiegato con quali compagni di cordata cercherà il voto dei cittadini.