Monza: accoltellò il fratello in una lite, condannato a 8 anni e 8 mesi di carcere

Otto anni e otto mesi di carcere per l’uomo che lo scorso agosto,a Monza, durante una lite con il fratello lo accoltellò al torace. La difesa farà ricorso in appello.
Le case di via Pellegrini
Le case di via Pellegrini Fabrizio Radaelli

È stato condannato nelle ultime ore a 8 anni e 8 mesi di reclusione l’uomo di 49 anni che lo scorso mese d’agosto accoltellò il fratello in via Pellegrini a Monza. La sentenza è stata pronunciata giovedì 20 luglio dal Gup del tribunale di Monza, Silvia Pansini. Il giudice dell’udienza preliminare ha ridotto sensibilmente la richiesta di pena formulata poche settimane fa dalla Procura di Monza, che aveva chiesto dodici anni e sei mesi di reclusione per il tentato omicidio e un anno e sei mesi per l’evasione dagli arresti domiciliari ai quali l’uomo era sottoposto.

Complessivamente l’imputato, difeso dall’avvocato del Foro di Monza Paolo Confalonieri, che aveva definito esagerata la richiesta della pubblica accusa, rischiava fino a 14 anni di reclusione. È stato giudicato con il rito abbreviato. Il legale della difesa ha già preannunciato il ricorso in appello per il proprio assistito, che si trova detenuto in carcere a Monza. «Mi aspettavo qualcosa di meno – ha dichiarato l’avvocato Confalonieri – andremo in appello chiedendo la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni aggravate. La parte offesa non si è costituita parte civile: evidentemente si tratta di una situazione già risolta tra di loro tanto che nell’ultima udienza si erano anche abbracciati».

La scorsa estate per motivi ancora non molti chiari era esplosa nel caseggiato popolare di Cantalupo una violenta lite culminata con una coltellata. Pellegrino a un certo punto secondo le ricostruzioni, avrebbe afferrato un coltello da cucina colpendo al torace il fratello maggiore di 54 anni. Il fendente lo aveva trafitto a una costola, provocandogli una ferita che l’ospedale aveva dichiarato guaribili nel giro di una trentina di giorni. L’autore materiale delle coltellate era stato arrestato dai carabinieri. Entrambi i fratelli hanno alle spalle dei precedenti. Nella precedente udienza, nel giorno in cui erano state avanzate le richieste da parte della pubblica accusa e della difesa, come ha sottolineato il legale i due fratelli si erano salutati e abbracciati: segno che probabilmente l’ascia di guerra è stata già da tempo sotterrata e che la brutta storia dello scorso agosto è dimenticata.