Il messaggio è arrivato diretto a Paolo Gentiloni: Monza attende la metropolitana. «Domenica in autodromo – afferma il sindaco Dario Allevi – ho spiegato al presidente del Consiglio che il prolungamento della linea lilla in città è fondamentale». Il capo del Governo ha ascoltato, ha chiesto qualche delucidazione sull’opera e ha garantito il suo appoggio: «Ha detto – prosegue Allevi – di avvertirlo prima del prossimo incontro con il ministro ai Trasporti Delrio in quanto intende fare la sua parte».
L’appuntamento romano non è imminente, ma lo stesso Delrio a luglio ha ribadito il suo impegno al primo cittadino milanese Beppe Sala. Il neo sindaco si è confrontato con il suo collega del capoluogo pochi giorni prima di quella trasferta nella capitale: se cercava una rassicurazione sull’intenzione di portare i treni della 5 nel cuore della città l’ha ottenuta. «Sala – racconta – ha ripetuto che il prolungamento si farà. Lui sarà il regista dell’operazione, ma lavoreremo gomito a gomito anche con il governatore della Lombardia Roberto Maroni per capire come affrontare con spirito di squadra, senza campanilismi, le grandi sfide che ci attendono». I tecnici di Mm si dedicheranno alla stesura del progetto definitivo del tracciato che potrebbe essere leggermente diverso da quello approvato a fine maggio: «Ho chiesto a Sala – precisa il sindaco – se è possibile disegnare una sorta di gobba in modo da avvicinare una fermata alla stazione. In questo modo verrebbero avvantaggiati i pendolari non monzesi» che arrivano in città in treno o in pullman. Sala non ha scartato la possibilità di ritoccare l’itinerario, ipotizzata anche dalla giunta Scanagatti. La lilla, quindi, dalla fermata di Bignami dovrebbe sostare a Bettola, dirigersi verso viale Campania e proseguire in via Marsala. È a quest’altezza che i binari, ora rivolti verso via Cavallotti, potrebbero deviare verso lo scalo ferroviario prima di piegare verso la Villa Reale, lambire il Parco, dirigersi verso il San Gerardo e terminare il tragitto in prossimità del polo istituzionale di via Grigna.
Il dialogo con Milano, riflette Allevi, non deve essere limitato alla metropolitana che per Monza è vitale anche dal punto di vista ambientale e dello sviluppo economico: «Sono affascinato – commenta – dalla rinascita del capoluogo lombardo negli ultimi anni. Dobbiamo necessariamente aprirci in quanto è una delle capitali europee più attrattive in cui vengono investiti miliardi di euro, sorgono grattacieli meravigliosi e le aree degradate vengono riqualificate. Dobbiamo collaborare con i suoi amministratori e con quelli della Regione».