Il fitness costa caro, soprattutto se subentrano cambi improvvisi di gestione nelle palestre che non fanno più valere i vecchi abbonamenti. O meglio, li fanno valere solo a metà. È un po’ la situazione in cui si sono venuti a trovare i vecchi utenti di una palestra di Meda, all’inizio di questo mese quando hanno scoperto che il centro aveva cambiato gestore. Che avrebbe di conseguenza azzerato gli accordi pregressi precedentemente stipulati con gli utenti, ignari che stava avvenendo il cambio di gestione, per stipularne degli altri.
La sorpresa è stata grande. Gli utenti hanno quindi cercato di capire cosa fosse accaduto e di chi era la responsabilità della loro situazione, anche perché molte persone, ad agosto, avevano continuato a sottoscrivere un contratto annuale per l’utilizzo di tutte le strutture che a seconda dei pacchetti poteva sfiorare anche i mille euro, e a meno di un mese dall’iscrizione sono stati invitati a spendere altri soldi.
«Il tre settembre è cambiata la gestione. Il nuovo gestore ci ha comunicato che avremmo dovuto sottoscrivere un nuovo abbonamento perché i vecchi, quelli che avevamo in essere con i responsabili di prima non valevano più – fa sapere Alberto A., uno dei tanti clienti del centro medese – In realtà la nuova gestione ci ha offerto delle alternative. Tre in particolare le opzioni che ci sono state proposte: l’iscrizione alla palestra per 80 euro e in questo modo ci facevano valere metà dei mesi residui del vecchio abbonamento. Un’altra opzione era quella di una quota annuale ridotta pari a 768 euro tenendoci sempre buoni metà dei mesi del vecchio abbonamento. Altra opzione era pagare 1.068 euro e ci avrebbero tenuto buoni tutti i mesi del vecchio contratto più un ulteriore anno».
Di fatto però chi aveva da poco pagato un abbonamento full dei servizi, per poter rimanere nel centro doveva sborsare altro denaro. Ora gli utenti si stanno dividendo, cercando di capire cosa sia più conveniente. Molti utenti, infatti, si sono fatti due calcoli valutando le offerte della nuova gestione, e a seconda della situazione in cui si trovavano e del costo dei vecchi abbonamenti, hanno deciso di accettare una delle opzioni proposte. Altri sono stati meno disponibili e si sono mossi per capire di chi sia la responsabilità dell’accaduto tornando a rivolgersi al vecchio gestore per avere delle delucidazioni e per far valere i propri diritti.