«Palazzo Borromeo di Cesano Maderno potrebbe diventare un centro di formazione culturale di rilievo internazionale». Massimo Cacciari, filosofo, politico, docente universitario, presenta così, con un filo d’emozione, il ritorno nella splendida dimora cesanese dell’Università del San Raffaele.
A sette anni dall’addio, per carenza d’iscrizioni e altri fattori, l’ateneo ha scelto nuovamente la dimora dei Borromeo per un progetto di cultura e di altissimo spessore politico. Un sogno che il mecenate Gigi Ponti aveva realizzato quindici anni fa e col ritorno alla politica locale, dopo la rielezione a sindaco nel 2012, aveva più volte espresso il desiderio di concretizzarlo una seconda volta.
Venerdì 16 dicembre, in Sala Aurora, Ponti e Roberto Mazzotta, presidente dell’Università Vita e Salute del San Raffaele, hanno sottoscritto la convenzione. Il legame avrà durata di 15 anni. L’Università verserà annualmente al comune 40mila euro, sosterrà le spese quotidiane (utenze e servizi come la portineria) e in cambio occuperà otto stanze tra piano terra e piano nobile. Cacciari tornerà ad avere il suo ufficio a Palazzo.
Già a gennaio debutteranno un’alta scuola di formazione e un centro studi dedicati alla cultura europea. In città arriveranno nomi di prestigio come il filoso francese François Jullien. Si parlerà del futuro dell’Europa, di una politica in continuo cambiamento, di un’Italia dove il recente referendum «ha portato a uno scenario per certi versi incredibile, una situazione di semisfascio», ha commentato Cacciari. Palazzo Borromeo sarà sede di master e del festival della filosofia.