In un mondo dove tanti oggetti vengono prodotti con le macchine e i ragazzi lavorano solo attraverso i computer, i tablet e gli smartphone, c’è chi fa della manualità la sua professione.
È questo il caso di Lorenzo Radaelli, che a ottobre aprirà a Concorezzo il suo laboratorio di liuteria per violini, viole e violoncelli insieme alla fidanzata Ilaria Anastasi.
«Questa mia decisione di aprire un’attività simile nel paese dove sono nato e cresciuto – ha spiegato il 25enne – nasce dopo oltre dieci anni di studio e lavoro nelle diverse botteghe. Volevo creare qualcosa di veramente mio o, meglio, di veramente nostro visto che condividerò questa esperienza con la mia ragazza che ho conosciuto tra i banchi di scuola proprio a Cremona».
II concorezzese dopo le scuole medie su consiglio dello zio Roberto si è trasferito a Cremona per frequentare l’istituto internazionale di liuteria e successivamente si è specializzato in una scuola milanese. Ora passa le sue giornate a scegliere i tronchi di abete della Val di Fiemme da lavorare e il legno d’acero proveniente dai Balcani per costruire artigianalmente strumenti o violoncelli di grande manifattura.
«Le ore di lavoro sono tante – ha raccontato il giovane – Da ragazzino suonavo l’oboe, poi ho imparato a suonare qualche nota col violino, ma la mia vera passione è costruirli partendo da zero. A gennaio ho potuto fare un’esperienza anche a Pittsburgh negli Stati Uniti, dove ho lavorato per tre mesi con un liutaio e mi sono confrontato con la famosa Pittsburgh Symphony Orchestra».
Ad aprile, al suo ritorno in Italia, ha deciso di buttarsi in questa avventura e oltre a trovare il locale in via Battisti, che lo ospiterà, sta ultimando tutte le pratiche burocratiche. «Finora ho realizzato una decina di violini ed è sicuramente un lavoro molto lungo e di estrema precisione – ha spiegato Radaelli – Tutta la lavorazione avviene a mano perché non esistono macchine che possano levigare il legno come può fare l’uomo. Mediamente ci vuole almeno un mese per realizzare uno strumento e poi altre settimane per la verniciatura del violino con le resine. Non è certo un lavoro banale anzi c’è tutta una fase di messa a punto e calibratura con i violinisti».
L’auspicio per il giovane liutaio è di crearsi un florido mercato considerato che in Brianza sono solo tre le liuterie specializzate negli strumenti ad arco e la vicinanza a Milano potrebbe essere un aiuto per i suoi affari.
«A ottobre dovremmo inaugurare il negozio – ha concluso Radaelli – e lasceremo la vetrina senza tende o tapparelle per mostrare alla gente che passa il lavoro che facciamo ogni giorno. Avremo anche una piccola esposizione degli strumenti che produciamo e speriamo che questa attività possa dare i suoi frutti essendo il nostro un mercato molto particolare, che conta molto sull’esportazione all’estero tra il Giappone e la Corea».