Stupore per la condanna, delusione e amarezza per la sorte dei risarcimenti milionari per i danni ambientali causati dal petrolio. Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti ha commentato la sentenza che ha concluso il processo di primo grado per i fatti della Lombarda Petroli di Villasanta. Il tribunale di Monza mercoledì pomeriggio ha condannato a cinque anni il custode dello stabilimento per disastro doloso e assolto gli altri imputati, tranne una condanna a uno dei cugini Tagliabue per reati fiscali, un anno senza menzione.
«La sentenza desta grande stupore – ha fatto sapere il sindaco – Sappiamo che un custode è stato giudicato colpevole di un disastro ambientale di dimensioni enormi ma non sappiamo perché. Aspettiamo quindi di conoscere le motivazioni e comunque auspichiamo un ricorso in appello. Il fatto poi che il risarcimento milionario non sarà di fatto comunque esigibile dal soggetto condannato ci lascia delusi e amareggiati, perché ancora una volta i danni sono pagati da tutti i cittadini. Anche questo caso dimostra come controlli su attività così pericolose dal punto di vista ambientale non possano essere così tenui e comunque non possono essere lasciati sulle sole spalle dei Comuni».
Nel febbraio del 2010 dall’azienda villasantese uscirono tonnellate di idrocarburi che inquinarono il Lambro e il Po. Il Comune di Monza si è costituito parte civile nel procedimento.