Il cavo Diotti, l’emissario artificiale del lago di Pusiano che poi si getta nel Lambro, è stato rinnovato del tutto nella parte idraulica: i lavori sono finiti a metà ottobre. Con la bella stagione subirà le ultime rifiniture dal punto di vista ambientale ma fino a ottobre 2016 sarà sottoposto a collaudo dall’Ufficio nazionale delle dighe.
In sostanza si dovrà verificare come la diga risponde alle diverse condizioni meteorologiche che si verificheranno nel corso dei prossimi dodici mesi. Nel frattempo altre opere idrauliche lungo il corso del Lambro, tra Pusiano e Monza, saranno messe in cantiere per garantire la sicurezza idraulica al fiume e ai centri abitati che vi si affacciano.
L’annuncio è arrivato da Eleonora Frigerio, presidente del Parco regionale della valle del Lambro, in occasione della presentazione del calendario 2016 del parco, dedicato appunto al cavo Diotti, la diga in servizio più antica d’Italia (risale al 1812), presa in carico dal Parco Valle Lambro nel 2009 quand’era in condizioni fatiscenti. Il Cavo, dosando l’acqua in uscita dal lago di Pusiano, ricopre un ruolo fondamentale nella regolazione delle piene del Lambro.
Come ben sanno le amministrazioni e le popolazioni a valle: nell’autunno 2014 – a lavori sul Cavo in pieno svolgimento – solo un’oculata movimentazione dei massi delle sponde ha permesso un deflusso dell’onda di piena senza pericoli.
«Le operazioni al Cavo sono partite dal 2010 con la ristrutturazione del Casa del Camparo, la struttura che ospita i sistemi di regolazione – ha spiegato Frigerio-. Poi sono state spostate le paratoie da monte a valle rispetto alla Casa; è stato rifatto tutto il canale tombato sotto la strada (98 metri: ma gli ultimi cinque metri della volta in mattoni sono stati lasciati com’erano in origine per ragioni storico-divulgative, ndr); sono stati rifatti gli argini e le griglie, allargate le luci dei canali sotto la casa, sostituite le chiuse e dotato il Cavo di un sistema elettronico di governo delle paratoie». Il tutto per due milioni di euro di investimento.
Sistemato il Cavo -per il quale si pensa anche a un futuro ruolo di educazione ambientale con la sistemazione delle adiacenze esterne per accogliere le scolaresche e mostrare loro anche le apparecchiature dismesse vecchie di oltre un secolo- si tratta ora di realizzare altre opere di sicurezza idraulica lungo il Lambro, fino a Monza.
Quest’anno il Dipartimento di riqualificazione fluviale del Parco ha bandito tredici gare per lavori per oltre sei milioni di euro. Tra di essi due interventi (per 445mila euro, da effettuarsi nella prossima primavera) riguardano Carate Brianza.
In particolare sarà eliminato il “pettine” realizzato nel Lambro nel 2004/2005, che causa l’accumulo di materiale vegetale (soprattutto tronchi). Inoltre nell’alveo saranno ricostruite alcune traverse la cui eliminazione negli anni Sessanta ha portato a un abbassamento dell’alveo nella zona di via Piave.
Sono stati aggiudicati definitivamente i lavori per la messa in sicurezza della frana di Veduggio (481mila euro).
Sempre tra la primavera e l’estate 2016 saranno effettuati lavori sulle sponde nei pressi del Molino Ponte a Verano Brianza e a Macherio (rientrano nei 445mila euro di cui sopra) mentre sono già partite le opere di sistemazione degli argini al Molino Taboga di Arcore (50mila euro).