L’allarme di Nando Dalla Chiesa: «In Brianza almeno dieci Comuni da sciogliere per mafia»

L’allarme del sociologo Nando Dalla Chiesa, ospite in settimana ad Arcore: «Le organizzazioni criminali sono tra di noi. Tra milanese e monzese ci sono una decina di Comuni che dovrebbero essere sciolti per infiltrazioni mafiose».
Nando Dalla Chiesa
Nando Dalla Chiesa Fabrizio Alfano

«Le organizzazioni criminali sono tra di noi». E a dirlo è Nando Dalla Chiesa tra i più noti sociologi italiani, ospite mercoledì sera alle Scuderie di Villa Borromeo, ad Arcore, per presentare il suo ultimo libro “Una strage semplice” dove racconta i fatti degli anni ’80 e ’90 quando quella generazione di magistrati palermitani come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno combattuto in prima linea la mafia.


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Il libro – «Queste due figure che oggi tutti celebrano come eroi – ha spiegato lo scrittore – hanno portato avanti la loro missione contro la criminalità fino a sacrificare la loro stessa vita senza essere sostenuti dallo Stato a quell’epoca. Ho voluto scrivere questo libro perché sono 25 anni che si commemorano Falcone e Borsellino senza averne memoria. Inoltre in tutti questi anni si sono sempre raccontati i particolari di quelle stragi senza mai spiegare i motivi che le hanno provocate. Anche i giornali, soprattutto del nord Italia, non hanno mai indagato sul perché di tutto ciò, così come quando è morto mio padre (il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa)».

Il “Caso Seregno” – Per il professore però non è stato solo uno sguardo sul passato: sollecitato anche dall’assessore arcorese alla Partecipazione Davide Salvioni, suo ex studente universitario, ha posto l’accento anche sugli ultimi fatti di cronaca in Brianza che hanno portato ai domiciliari il sindaco di Seregno Edoardo Mazza.

«Tante volte si sente dire che la nuova mafia veste in doppio petto o studia a Oxford, ma non è così. Le organizzazioni criminali al Nord vivono tra noi e noi senza accorgerci le frequentiamo tutti i giorni andando nei loro bar e nelle loro pizzerie. La mafia è arrivata a Milano negli anni ’80 e dieci anni più tardi è stato il momento della ’ndrangheta nell’hinterland milanese».

La tesi di laurea – E proprio in questo contesto ha lanciato una vera chicca:«Un ragazzo di 23 anni che si è laureato con me nell’anno accademico 2011/2012 ha scritto una tesi in cui trattava della penetrazione della ’ndrangheta in Lombardia discutendo del caso di Seregno – ha spiegato il docente dell’Università degli Studi di Milano – Questo studente non era un giudice o un investigatore ma solo un ottimo osservatore che notava i problemi della città brianzola prima delle ultime evoluzioni. La ’ndrangheta riesce a radicalizzarsi soprattutto in provincia e nei paesi più piccoli. A mio parere tra l’area del milanese e del monzese ci sono una decina di Comuni che dovrebbero essere sciolti per infiltrazioni mafiose».

Durante la serata si è presentata anche l’associazione “Brianza sicura”, cui ha aderito il Comune di Arcore per mettere in campo incontri di sensibilizzazione contro le infiltrazioni della criminalità organizzata a cui hanno aderito altre 13 amministrazioni comunali brianzole.