La sfida di Monza e Brianza per la metropolitana: chi fa il conto alla rovescia e chi resta a bocca asciutta

LA MAPPA Metro in Brianza - VIDEO Sondaggio in città - Per ora sono soltanto dei tratteggi colorati su una mappa. Ma stavolta c’è chi assicura che la metropolitana arriverà in Brianza. Ecco dove. Conto alla rovescia per l’atteso studio di fattibilità della M5: sull’asse Monza-Milano viaggiano 250 mila auto al giorno .
Il cantiere della metropolitana a Monza Bettola: era il 2013
Il cantiere della metropolitana a Monza Bettola: era il 2013

Per ora sono soltanto dei tratteggi colorati su una mappa. E sono così da tempo. C’è chi assicura che resteranno tali, perché per troppi anni ha ascoltato annunci poi evaporati a un qualche giro di elezione. E c’è chi invece assicura che questa volta ci siamo.

Almeno per Monza, dove le intenzioni sul prolungamento della linea lilla della metropolitana prendono di mese in mese sempre più consistenza: è la cronaca di quanto accaduto almeno da settembre in poi, da quando l’assessore milanese Maran ha strappato la prima promessa al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio.


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Poi ci sarà – e questo è certo – l’arrivo della rossa fino a Bettola, al confine tra Cinisello e Monza. Resta invece al palo il progetto che sembrava fino a qualche anno fa più solido, quello della verde da Cologno monzese a Vimercate. E nei libro delle chimere quello della linea Gessate-Trezzo. Sul fronte opposto c’è chi si augura un prolungamento della gialla da Comasina a Paderno Dugnano: ma anche qui siamo nell’ordine dei sogni.

Questo il quadro di mezzi progetti e speranze. E la domanda è: ma servono? Bisogna fare i conti con il traffico auto, allora, e vedere di cosa stiamo parlando. Anche lo studio di fattibilità che Metropolitane Milanesi dovrebbe presentare entro il mese di febbraio – ma le ultime lo danno entro gennaio – per il prolungamento della M5 a Monza, dovrebbe contenere delle proiezioni numeriche di quanto potrà incidere questa nuova infrastruttura, in termini di riduzione di traffico veicolare privato tra i due capoluoghi di provincia.

Oggi i dati dicono che ogni giorno ci sono quasi 250.000 vetture che dalla Brianza si dirigono verso il capoluogo milanese. Un fiume di veicoli che intasa le principali arterie di collegamento stradale determinando code e inquinamento atmosferico. Il dato emerge da uno studio del 2014 di Regione Lombardia (Matrice regionale Origini-Destinazioni) che analizza tutti gli spostamenti veicolari tra i capoluoghi lombardi. E gli spostamenti tra Milano e Monza risultano particolarmente “intensi”.

È su questo bacino di utenza che i tecnici stanno ragionando nella definizione del tratto di M5 che potrà dirigersi da Milano verso la Brianza. In particolare, per quanto riguarda il capoluogo monzese, i tratti maggiormente interessati agli spostamenti verso Milano sono la SS36, viale delle Industrie e, all’interno della città, viale Cavriga e viale Cesare Battisti. A Ovest, sulla SS36, passano 100.000 veicoli tutti i giorni: si tratta di traffico di attraversamento di vetture che arrivano dalla Brianza, ma anche vetture che dal centro di Monza imboccano la statale che, attraverso Cinisello Balsamo, porta direttamente in centro Milano. La direttrice di collegamento orientale (viale delle Industrie-Stucchi-Marconi) che porta alle tangenziali verso Milano è percorsa quotidianamente da 50.000 veicoli.

Su questi numeri si basano gli studi di fattibilità della nuova M5 che potrebbe avere un effetto anche per il traffico di attraversamento: «Non è detto che anche gli automobilisti che oggi attraversano Monza in macchina potranno un domani fermarsi alle porte della città, prendere la metropolitana e dirigersi verso Milano senza attraversare Monza: questo porterebbe un grande beneficio alla città» commenta l’assessore alla Mobilità, Paolo Confalonieri. Anche il traffico interno alla città, infatti, risulta particolarmente intenso – e dannoso in termini di qualità dell’aria cittadina – se si considera che ogni giorno passano 30.000 veicoli su via Cesare e Battisti e altri 11.000 dentro il parco su viale Cavriga.

In attesa di risposte è tornato a muoversi il deputato leghista Paolo Grimoldi, che pochi giorni fa ha annunciato un intervento in parlamento per chiedere lumi sui progetti annunciati.
«La settimana prossima, con la ripresa dei lavori parlamentari, solleciterò il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, con un’interrogazione per avere risposte certe sulle tempistica di due opere viarie che per l’area nord della cintura milanese e per il territorio brianzolo sarebbero fondamentali per ridurre il traffico automobilistico e per abbassare di conseguenza una buona fetta di smog – ha dichiarato l’onorevole della Lega nord in una nota – Il prolungamento, dalla fermata di Bignami, della metro 5 per sei chilometri, toccando Sesto san Giovanni e Cinisello Balsamo, fino a Monza, e la realizzazione della nuova linea tranviaria da Bresso a Seregno che interesserebbe altri importanti comuni come Cusano Milanino o Paderno Dugnano».

«Il Governo Renzi nell’ultimo anno ha tagliato quasi 12 milioni di euro alla Lombardia per il trasporto pubblico locale e complessivamente 74 milioni a tutte le Regioni italiane» aveva peraltro dichiarato pochi giorni prima facendo anche riferimento alla lettera del presidente della Provincia Gigi Ponti al governo. «Ha appena annunciato che avendo meno risorse a disposizione per il trasporto pubblico locale, circa 1,8 milioni di euro meno del previsto, sarà costretto a tagliare 228 corse giornaliere di bus». Con buona pace di 7.000 pendolari costretti a risalire sulle auto.