Oggi, 31 dicembre, la Regione Lombardia ha inviato a tutti gli ospedali della Regione il cartello da esporre agli ingressi delle strutture che vieta l’accesso a chi si presenta con il volto coperto da caschi integrali, passamontagna e burqa. Il documento è accompagnato dalla delibera regionale approvata lo scorso 10 dicembre. Gli ospedali saranno obbligati ad esporre i cartelli e ad allontanare chi non rispetta la nuova normativa.
«Da oggi in Lombardia non è più possibile entrare in ospedale e negli uffici regionali con burqa, niqab o un qualsiasi oggetto che impedisca la riconoscibilità della persona. La legge nazionale è inapplicata, come denunciato recentemente anche dal procuratore di Venezia Carlo Nordio. Mentre a Roma attendono a oltranza, la Regione Lombardia interviene affinchè venga assicurata l’identificabilità di quanti accedono alle sedi istituzionali della giunta e degli enti e società del sistema regionale».
Queste le parole con cui Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, ha presentato l’entrata in vigore delle nuove misure di accesso alle sedi regionali. «Ancora una volta la giunta regionale lombarda ha dimostrato di saper agire velocemente e concretamente – ha aggiunto Bordonali -. Abbiamo approvato la delibera il 10 dicembre, dicendo che entro fine anno le misure sarebbero state operative. Promessa mantenuta, grazie alla convinzione del presidente Maroni e a una maggioranza unita e compatta». Per facilitare il rapporto con l’utenza, è stato appunto predisposto un avviso al pubblico che sarà riprodotto e affisso a tutti i varchi di ingresso delle sedi della Regione Lombardia.