La Buona scuola è legge. La Camera ha approvato definitivamente la riforma della scuola con 277 voti a favore, 173 contro. In quattro si sono astenuti. Il consenso è stato piuttosto trasversale così come il voto contrario che ha coinvolto un arco parlamentare dalla minoranza Pd alla maggioranza di Forza Italia passando per l’M5S, Lega e Sel. Queste ultime hanno inscenato proteste in aula. In Senato era passata con 159 voti favorevoli e 112 contrari.
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha dichiarato che “questo non è un atto finale, ma l’inizio di un nuovo protagonismo della scuola”. Sono a disposizione 3 miliardi a regime dal prossimo anno e, ha ricordato il ministro, ci saranno 100mila assunzioni tra vincitori del concorso 2012 e presenti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento. L’entrata in ruolo dovrebbe riguardare subito 36mila insegnanti, gli altri entro settembre 2016.
Il disegno di legge era stato presentato alla fine di marzo dopo una consultazione pubblica durata diversi mesi ed era passato al primo esame della commissione preposta.
Tra i numerosi emendamenti presentati, due fra quelli approvati e diventati legge sono di marca brianzola. Si tratta di quello che prevede l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso e quello che riguarda l’insegnamento in carcere.
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Il primo è stato promosso dall’associazione Salvagente Monza e sostenuto in commissione dall’onorevole vimercatese Roberto Rampi (Pd). Prevede che le scuola organizzino iniziative per far conoscere il primo soccorso agli studenti.
«Oggi per noi è festa – ha commentato Mirko Damasco, presidente di Salvagente, su facebook – Oggi per noi è storia. Oggi è legge la riforma della scuola. Ed in questa legge, per la prima volta nella storia d’Italia si parla di primo soccorso a scuola. Le scuole saranno obbligate a prevedere percorsi di formazione sul primo soccorso per gli studenti. Non è la fine, è l’inizio, perché non è ancora materia scolastica ma per la prima volta si mette davvero un tassello per diventare come Seattle. Tra una generazione vedremo il cambiamento dei numeri (…) Grazie a chi ha mandato mail, ha diffuso, si è impegnato».
È di Elena Centemero, responsabile scuola e università di Forza Italia, l’iniziativa dell’emendamento relativo al ruolo delle scuole in carcere per favorire il recupero nella società dei detenuti.
«Continuo a credere che la nostra scuola abbia bisogno di cambiare e che, con questo testo, alcuni passi avanti vengano fatti», aveva dichiarato in una nota la deputata monzese nei giorni precedenti l’approvazione.