Il 26 febbraio, venerdì, in via de Gradi, in pieno centro, alla guida della sua Golf station wagon aveva investito un bambino di 4 anni mentre attraversava la strada con la madre 48enne e si era allontanato senza prestare soccorso. Fortunatamente, il piccolo se l’era cavata soltanto con un edema a un labbro guaribile in pochi giorni.
A distanza di due settimane dal fatto l’automobilista si è presentato al comando della polizia locale di via Marsala. Si tratta di un 76enne di Sesto San Giovanni, G.M.. A dire il vero gli agenti erano già risaliti a lui attraverso le immagini delle telecamere di videosoveglianza presenti nella zona.
Di più, si erano anche presentati al suo domicilio, a Sesto, senza tuttavia ricevere risposta. L’uomo ha detto di aver saputo di essere “ricercato” attraverso le notizie apparse sui giornali che facevano appunto riferimento all’incidente con un appello dei vigili al “pirata” di farsi vivo.
Agli agenti ha raccontato che quel giorno in auto con lui c’era anche la moglie. E che lei si era fermata sul luogo dell’incidente mentre lui cercava un posto dove lasciare l’auto per non intralciare il traffico, senza tuttavia vedere più il bambino. Il quale, subito dopo l’incidente, come visibile anche dalle immagini in possesso degli agenti, in effetti si era subito allontanato dalle strisce pedonali e poi era stato temporaneamente accolto in un istituto di credito per essere medicato. Circostanze che avrebbero indotto la coppia ad allontanarsi dal luogo dell’incidente.
Una condotta che, tuttavia, non ha evitato al conducente sestese una denuncia per un’ipotesi di omissione di soccorso in quanto si sarebbe dovuto fermare in attesa dell’arrivo di personale medico (o comunque si sarebbe dovuto accertare delle condizioni di salute del bambino) e delle forze dell’ordine. La sua patente resterà in sospeso fino al processo.