Inquinamento, un’altra bocciatura europea per la città metropolitana

Dopo la bocciatura dell’Agenzia europea per l’ambiente nel 2014, città metropolitana di Milano (e Brianza) ancora bocciate per la qualità dell’aria e l’inquinamento. Lo dice uno studio austriaco, con prospettive tutt’altro che buone.
Inquinamento, un’altra bocciatura europea per la città metropolitana

Allarme inquinamento per Milano e per tutta la città metropolitana che comprende anche Monza e parte della provincia di Monza e Brianza. Non si parla in questo caso di dati forniti da Arpa Lombardia in merito alla presenza di Pm 10, ma di prospettive più a lungo raggio con le possibili conseguenze negative da qui a 15 anni se la situazione non cambierà drasticamente.


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Dopo la bocciatura dell’Agenzia europea per l’ambiente nel 2014, arriva uno studio, citato dal Washington Post e poi ripreso dal Corriere della Sera, realizzato dall’International Institute for Applied Systems Analysis di Laxenburg, in Austria. E l’area metropolitana milanese è una delle zone europee messe peggio, insieme a Torino, Parigi, il porto industriale spagnolo di Gijon, Stoccarda, Stoccolma, Cracovia e Sofia.

Il problema dell’area metropolitana di Milano è dato da una somma di fattori, a cominciare dall’alta densità della popolazione. A ciò va aggiunta la forte concentrazione di attività industriali e agricole presenti nella Valle del Po. Altro aspetto che gli esperti sottolineano è quello legato alla geografia stessa dell’area metropolitana. La topografia di questa zona porta a frequenti inversioni termiche: l’inquinamento prodotto nella Valle, così, finisce per restarvi intrappolato.
Nel corso di questi fenomeni, le emissioni continuano a stazionare surriscaldando l’atmosfera.

Gas di scarico delle auto, emissioni dei riscaldamenti, rifiuti industriali e ammoniaca liberata dal letame utilizzano in pianura formano una miscela micidiale che fanno dell’area in questione una delle più inquinate d’Europa.
E nel 2030, se non si correrà ai ripari, le cose andranno ancora peggio.