Lunedì il vento ha davvero spazzato tutta la regione e i limiti di Pm 10 sono scesi sotto i 20 microgrammi per metro cubo in tutte le province: 16 a Monza e in Brianza calcolata sulla stazione fissa di via Machiavelli in città.
Se la notizia fa bene ai polmoni dei brianzoli, non dovrebbe comunque cambiare lo stato delle limitazioni attive in provincia: da mercoledì fino a venerdì le condizioni meteo dovrebbero tornare favorevoli all’accumulo degli inquinanti senza precipitazioni previste e con venti deboli. E le decisioni vengono prese sulla base della verifica dei valori effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì. I limiti decadono se ci sono due giorni sotto i limiti prima delle verifiche (lunedì e giovedì) o se c’è un giorno sotto i limiti e nel giorno della verifica le previsioni del tempo sono favorevoli.
Intanto non si può sperare sempre nel vento. E se nel fine settimana il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha detto che “più di una funzione di coordinamento non posso avere. Il blocco del traffico e le decisioni sulla temperatura delle case spettano ai Comuni e le Regioni hanno altre competenze”, rimandando al protocollo d’intesa del Bacino padano, sempre nel week end il sindaco di Milano Beppe Sala ha firmato a Parigi il patto con cui dodici metropoli mondiali si impegnano a trasformare una “parte importante” delle loro città in territori a zero emissioni.
La firma è arrivata nel corso del vertice dei sindaci del network C40 che ha riunito, oltre a Milano, anche Parigi, Londra, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenaghen, Seattle, Città del Capo, Los Angeles e Auckland: l’obiettivo è trasformarsi in territori senza energie fossili entro il 2030. “Green and healthy streets” dice la sintesi del programma.
“Per affrontare l’emergenza smog servono soluzioni immediate e proposte che guardino al futuro, per tutelare concretamente la salute dei cittadini milanesi. Milano deve rivedere i suoi tempi e rallentare, puntando sulla sostenibilità”, ha commentato il sindaco Sala su facebook condividendo una intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui ha specificato: «Vorrei che Milano rallentasse. Bene mezzi elettrici, bici e car sharing, ma ripensiamo i tempi della nostra vita».