Inquinamento, lo smog in Europa uccide 467mila persone all’anno: bocciata la Pianura padana

Costa la vita a 467mila persone l’anno: è l’aria inquinata la causa della morte prematura per un ingente numero di europei. Ed è proprio l’Italia, o meglio, la Pianura padana ad essere incriminata. E tra i killer ci sono le micro polveri sottili.
Monza - L'inquinamento atmosferico causato dai gas di scarico delle auto
Monza – L’inquinamento atmosferico causato dai gas di scarico delle auto

Costa la vita a 467mila persone l’anno: è l’aria inquinata la causa della morte prematura per un ingente numero di europei. Ed è proprio l’Italia, o meglio, la Pianura Padana ad essere incriminata.

L’Agenzia europea per l’ambiente ha sentenziato: i miglioramenti della qualità dell’aria del vecchio continente non sono stati sufficienti. È ancora alto il numero di decessi dovuti all’inquinamento. Sono ancora una volta tre i “killer”: micro polveri sottili (che da sole provocano circa 430mila morti), biossido di azoto e ozono.


LEGGI Monza resta al palo tra le città ecosostenibili: lo dice Legambiente


LEGGI C’è il piano regionale anti-smog: cosa dice l’accordo tra Regione e Comuni (ottobre 2016)


LEGGI In Italia il record di morti premature a causa dell’inquinamento (dicembre 2015)

Ed è proprio l’Italia ad essere responsabile in buona parte di questa situazione e lo è ancora di più la Pianura Padana: Brescia, Monza, Milano, ma anche Torino oltrepassano decisamente i limiti posti a livello europeo di concentrazione media di 25 microgrammi per metro cubo d’aria di PM 2,5. E se già nel capoluogo lombardo la situazione è critica, a Monza non va meglio.

Se il Parlamento europeo ha già approvato una direttiva per ridurre le emissioni dannose, in modo da farle rientrare nei limiti entro il 2030, sono certamente necessarie iniziative coordinate per rendere le società più eco-sostenibili, andando a rimediare al danno che da anni ci si trascina dietro.

Per Legambiente è necessario contrastare l’inquinamento atmosferico con “una strategia nazionale per la qualità dell’aria e un piano per la mobilità in città – come spiegato in Mal’aria 2016 -, accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti a scala locale e urbana, per pianificare le giuste politiche di intervento”.

Regione Lombardia si è già attivata: con la sottoscrizione della regione, ANCI Lombardia, ARPA Lombardia e i comuni di Milano, Monza, Bergamo, Brescia, Pavia, Como, Varese, Mantova e Cremona, il 24 ottobre scorso è stato approvato un protocollo di collaborazione per azioni coordinante per migliorare la qualità dell’aria.

Non resta che aspettare e sperare, che almeno questa volta, l’inquinamento giochi al ribasso.