Una pioggia battente ha fatto da corollario a Como all’inaugurazione, nel giardino pubblico tra le vie Leoni e dei Mille, all’inaugurazione del primo Cruyff Court italiano, che porterà il nome di Stefano Borgonovo.
L’iniziativa è stata delle Fondazioni Stefano Borgonovo e Johan Cruyff, supportate dal Comune di Como, che d’ora in avanti si farà carico della manutenzione della struttura, un campetto in erba sintetica a disposizione senza soluzione di continuità dei giovani che lo vorranno utilizzare. All’appuntamento, oltre ad un buon numero di studenti delle scuole dell’obbligo locali, hanno presenziato Chantal Borgonovo, moglie di Stefano e paladina della battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica che ha piegato il marito, Johan Cruyff, il sindaco di Como Mario Licini, nonché campioni del passato come Franco Baresi, Javier Zanetti, Roberto Galia e Silvano Fontolan, il centrocampista del Milan Marko Van Ginkel, che ha dato vita con Soufiane Touzani ed alcuni ragazzi ad un’esibizione di freestyle, e Fernando Ricksen, l’ex capitano dei Rangers Glasgow alle prese con la sclerosi laterale amiotrofica.
«I bambini – ha spiegato Cruyff – devono poter giocare. I miei campetti, che ormai nel mondo sono quasi duecento, rispondono a questa esigenza, visto che ora per strada non si può giocare più come ai miei tempi». Felice Chantal Borgonovo, che ha voluto ringraziare Peter Lim, proprietario del Valencia, «perché senza il suo supporto economico questo per noi sarebbe rimasto un sogno». L’inaugurazione è stata preceduta da una presentazione alla stampa a Villa d’Este a Cernobbio.