«A Monza ci sono troppi parcheggi gratuiti»: l’affermazione, perentoria quanto sorprendente, non è stata pronunciata da un gestore di posteggi privati ma dal sindaco. Dario Allevi ha lanciato il messaggio lunedì 11 settembre, durante l’illustrazione del suo mandato programmatico.
«Ci sono troppe linee bianche» ha commentato alludendo a un’intenzione di cui non c’è traccia nel documento depositato in Comune dall’alleanza di centrodestra. Il testo fa riferimento a un generico «riordino della sosta a pagamento con inserimento della prima mezzora gratuita» e all’incentivazione «della sosta presso le aree periferiche garantendo il trasporto pubblico locale verso il centro».
Lunedì il primo cittadino ha chiarito quello che lui e la giunta intendono per «riordino». «A Monza – ha spiegato – ci sono 3.000 parcheggi a pagamento quando in città di dimensioni simili variano tra gli 8 e i 10.000: le strisce bianche bloccano la turnazione» in quanto consentono a chi si reca al lavoro di occupare gli stalli per l’intera giornata. Lo scarso ricambio, e la conseguente difficoltà a trovare un buco libero nelle vicinanze dei negozi, secondo il sindaco danneggia i commercianti: ecco, quindi, l’idea di estendere le zone blu facendo scattare la tariffa dalla seconda mezzora. La mossa, probabilmente, potrebbe essere apprezzata dagli esercenti ma di certo scontenterà il resto della popolazione. L’intervento dovrebbe essere inserito in un piano della mobilità: uno degli obiettivi dell’amministrazione, condiviso dalle giunte che si sono succedute negli ultimi decenni, rimane la realizzazione di un silo in piazza Citterio. «Dovrebbe avere – ha precisato Allevi – almeno 500 posti» e dovrebbe assorbire il centinaio di stalli di viale Petrarca.
Il Piano del traffico del centrodestra, ha promesso, punterà a incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici: per cercare di alleggerire il traffico in Centro la giunta intende istituire una navetta elettrica che, a ciclo continuo, colleghi la stazione all’ospedale passando da piazza Citterio e dalla Villa reale.
Dalla maggioranza è arrivato il benestare alla fermata ferroviaria Est mentre il primo cittadino cercherà di capire come «ridurre l’impatto della Tav delle merci», uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale. La sicurezza dei pedoni potrebbe essere migliorata dalla comparsa di dossi agli incroci tra le vie Dante e Grossi, Mosè Bianchi e Volta, in via Perosi e nei pressi della residenza della Fondazione Maria Letizia Verga.