Il segretario del Papa a Bellusco Da Francesco la carezza per Valeria

Lei era stata a Roma da Papa Francesco, prima di morire. In settembre il segretario personale del pontefice è arrivato a Bellusco. Motivo della visita, l’incontro in forma privata con i familiari di Valeria Colombo e con l’intera comunità. Con una benedizione speciale.
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Papa Francesco archivio

Lei era stata a Roma da Papa Francesco, prima di morire. In settembre il segretario personale del pontefice è arrivato a Bellusco. Motivo della visita, l’incontro in forma privata con i familiari di Valeria Colombo e con l’intera comunità belluschese, durante le messe. Prima della morte nel mese di maggio, per una malattia, la diciassettenne era riuscita a realizzare il desiderio di incontrare di persona Papa Bergoglio e di conseguenza il suo segretario.

È stato pensando a lei, e alla sua famiglia (mamma Narcisa, papà Domenico e la sorella Claudia) conosciuta a Roma, che monsignor Alfred Xuereb ha chiesto al Santo Padre di poter partire per Bellusco. Lo ha raccontato di persona durante la celebrazione di due settimane fa.

Colombo era studentessa del liceo classico Banfi, conosciutissima a Bellusco, ma anche anima del progetto B.Live, per i giovani dell’istituto dei tumori di Milano con cui aveva creato una collezione di abiti presentati con una sfilata solo poche settimane prima. In suo ricordo, i compagni di scuola hanno organizzato a fine anno un concerto e aperto un blog per raccogliere pensieri e addii.

Il segretario del Papa ha concelebrato sabato pomeriggio una messa chiesta proprio in ricordo di Valeria dagli amici del comitato rionale con cui per anni aveva condiviso la costruzione dei carri fiorati per la sagra di settembre. Poi ha presieduto la liturgia di domenica mattina, con il parroco don Valerio Fratus e l’ex parroco don Roberto Terenghi.

Prendendo spunto dal brano di Vangelo proposto dalla liturgia festiva, il segretario papale ha dedicato, nella sua omelia, anche un pensiero alla storia di Valeria, che ha commosso e continua a commuovere il paese: «Chi ha paura di perdere la sua vita, la perde veramente. Chi la dona, la ritrova», ha detto monsignor Alfred Xuereb.

Che per partire alla volta della Brianza ha chiesto un permesso al Papa: «Non avevo ancora terminato la frase e mi ha detto: sì, sì, sì, vai. Vai. E porta al parroco e anche a tutti i fedeli di Bellusco i miei saluti e la mia benedizione. Poi ha aggiunto: per favore, ricorda ai parrocchiani e al parroco di pregare tanto per me».