Non si è lasciata sfuggire l’occasione e non appena il ministro Flavio Zanonato ha concluso il suo intervento con una apertura alle imprenditrici e al loro impegno invitandole a un incontro di approfondimento su Expo 2015, la presidente del coordinamento regionale dei comitati per l’imprenditoria femminile, la monzese Mina Pirovano, ha rilanciato al volo raccogliendo un invito con una promessa. «Abbiamo tantissimi progetti da sottoporle. Ci faremo sentire prestissimo». Straordinaria opportunità quella dell’esposizione universale in programma a Milano dall’1 maggio al 31 ottobre 2015, è stato ampiamente ribadito in occasione della 22esima Convention Mondiale delle camere di commercio all’estero nella giornata di lunedì 11 novembre a Villa Reale (martedì 12 l’attenzione si sposta all’autodromo in occasione degli incontri one-to-one). Un grandissima opportunità anche per il made in Brianza che per ora – stando all’indagine condotta dalla Camera di commercio di Monza – è solo in minima parte coinvolto. Al punto che oltre il 62% degli imprenditori interpellati si è detto dispiaciuto per non essere ancora stato coinvolto , il 21,8% non è interessato e solo il 2,9% è già stato coinvolto mentre il 4,2% ha dei progetti che attendono una risposta. La Brianza economica non è certo disinteressata a un business che – parola di Zanonato – si avvia a fatturare in occasione dell’evento un valore di 70 miliardi di produzione aggiunta pari allo 0,2% di pil. È o non è una opportunità anche per Monza agganciare un treno che a oggi è composto da 140 carrozze rappresentate da altrettanti paesi che hanno aderito a Expo? Indubbiamente sì. E dei quasi venti milioni di spettatori attesi nel corso dei sei mesi (ne sono previsti circa 95mila al giorno), quali potrebbero essere le ricadute da queste parti? La risposta arriva sempre dall’indagine dell’ente camerale monzese secondo la quale sono trecentomila le imprese lombarde che confidano in un ritorno economico. Una opportunità che le imprenditrici hanno mostrato di sapere cogliere con grinta e determinazione in occasione Giro d’Italia delle donne che fanno impresa. Proprio Monza è una realtà importante delle donne in carriera perché sono 14,278 le imprese con donne ai vertici, quali due su dieci (19,8) dell’esistente con un saldo positivo di 283 attività rispetto allo stesso periodo del 2012. Si tratta di numeri che valgono il quinto posto nella classifica nazionale. E se Carlo Edoardo Valli ha spronato tutti a «supportare con strumenti efficaci le donne che fanno fatica a emergere», il presidente nazionale di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha fatto ricorso ai ricordi di gioventù «quando la mamma era il vero playmaker e amministratore delegato della famiglia che come migliaia di altre donne è stata il fulcro imprescindibile dell’economia nazionale, essendo la stragrande maggioranza delle nostre imprese a carattere familiare», mentre Diana Bracco, capitana d’industria e presidente di Expo 2015 ha ricordato ancora una volta alla platea le parole di Margaret Thatcher: «Se vuoi che venga detto qualcosa, chiedi a un uomo. Se vuoi che venga fatto qualcosa, chiedi a una donna». Expo – ha detto Bracco – proporrà mille eventi al femminile anche attraverso un network. Mina Pirovano si è ulteriormente detta convinta che il «tema Feeding the planet, energy for life (nutrire il pianeta, energia per la vita) sia strettamente legato alle donne che saranno le vere protagoniste di questo evento».
Il contatto tra Pirovano e Zanonato Così Expo 2015 diventerà più rosa
In vista di Expo 2015 a Milano, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato apre alla collaborazione con il Comitato per l’imprenditoria femminile presieduto da Mina Pirovano. Le opportunità per il made in Brianza