Ici-Imu per le scuole paritarie? La Lombardia: «Le sosterremo»

Regione Lombardia esprime preoccupazione per la sentenza della Cassazione che prevede il pagamento dell’Ici da parte degli istituti religiosi ad uso scolastico. La Giunta regionale della Lombardia condivide le preoccupazioni espresse in queste ore dal mondo cattolico.
Uno spettacoli dei bambini in una scuola paritaria della Brianza
Uno spettacoli dei bambini in una scuola paritaria della Brianza

Regione Lombardia esprime«preoccupazione per la sentenza della Cassazione che prevede il pagamento dell’Ici-Imu da parte degli istituti religiosi ad uso scolastico». La Giunta regionale della Lombardia, si legge in una nota, «condivide le preoccupazioni espresse in queste ore dal mondo cattolico, in conseguenza delle nuove tasse che potrebbero gravare sul funzionamento degli istituti scolastici religiosi paritari». «In Regione Lombardia – dichiara l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea – le scuole paritarie rappresentano una percentuale importante del sistema scolastico lombardo dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori. La Regione ha sempre sostenuto il sistema delle scuole paritarie attraverso il buono scuola e, nonostante ciò, non sono pochi gli istituti che hanno chiuso l’attività a causa dell’aggravio di spese di funzionamento e di tasse».

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«Conoscendo e apprezzando il contributo che le scuole paritarie e in particolare quelle religiose hanno sempre dato alla qualità del sistema scolastico lombardo – aggiunge Aprea – non staremo fermi di fronte a queste nuove difficoltà. Sta per iniziare – conclude l’assessore Aprea – la fase dell’assestamento di bilancio. Secondo quanto indicato dal presidente Roberto Maroni, valuteremo, nel corso dell’esame del provvedimento e anche nei mesi successivi, l’impatto di questa sentenza per intervenire eventualmente con misure ad hoc per le scuole religiose paritarie del sistema lombardo e scongiurarne la chiusura».

Le scuole paritarie attive nel territorio nazionale nell’anno scolastico 2013/2014 erano 13.625, il 71,8% dell’infanzia, l’11% della primaria, il 5% della secondaria di primo grado, il 12,3% della secondaria di secondo grado. Mentre per i primi cicli di istruzione (asili, elementari e medie) c’è una netta prevalenza di istituti che fanno riferimento a ordini religiosi cattolici, dai Gesuiti alle Orsoline, per fare alcuni esempi, per la scuola secondaria di secondo grado, quelle che comunemente si chiamano le ’superiori’, il rapporto si ribalta. Su 1.710 istituti, 656 sono cattolici e 1.054 rispondono genericamente alla classificazione ’altre scuole’. E dunque gli istituti laici in questa fascia di istruzione superano il 60% del totale.